I NUMERI
Pronto soccorso, 190 accessi al giorno
Il primario Chiaravalle: «Personale in ferie nei reparti, tempi d’attesa più lunghi»
Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo chiuso per ferie? Tutt’altro: si lavora invece per garantire un periodo estivo più tranquillo ai cittadini.
Sono 190 gli accessi di pazienti alle sale del ps in questi ultimi giorni. Ma nel settanta per cento dei casi si tratta di accessi impropri: questo significa che la banale puntura d’insetto o la gastroenterite di lieve entità, per esempio, potrebbero essere tranquillamente curate rivolgendosi al medico di base, che in questi casi viene invece bypassato per recarsi direttamente al “Circolo”. «E così nelle nostre sale arriva di tutto: il risultato sono le lunghe code, le lamentele degli utenti e i tempi d’attesa prima della presa in carico dei pazienti che si dilatano a dismisura», allarga le braccia il primario, Saverio Chiaravalle.
Ieri per esempio verso le 11 di mattina i tempi erano questi: per l’area traumatologica, 34 minuti; un’ora e 50 minuti per i codici minori, cioè quelli che non richiedono un intervento immediato da parte dei medici, quattro ore per l’area medica. «Sono ovviamente esclusi da questa tempistica i codici gialli e i rossi (ossia quelli, rispettivamente, con pazienti di media gravità o in pericolo di vita, ndr). In quei casi, l’attesa è giusto quella necessaria a stabilire la presa in carico del paziente». Qual è il problema? Soprattutto il malcostume, tipicamente italiano, di chi si reca al pronto soccorso per ogni malessere, di fatto intasando i canali della sanità.
«Ognuno vorrebbe percorsi ad personam: purtroppo questo non è possibile, nonostante tutti gli sforzi del triage che cerca di ottimizzare gli accessi», dice il dottor Chiaravalle. Le ferie, come in ogni azienda, anche all’ospedale sono ovviamente organizzate a rotazione. Questo vale sia per i medici sia per il personale infermieristico.
«La grossa sofferenza di cui risente il pronto soccorso riguarda la riduzione dei posti letto, nel periodo estivo, in tutti i reparti per permettere le ferie agli infermieri. E questo crea un maggiore stazionamento in ps dei pazienti».
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