IL PROBLEMA
Pronto soccorso, «aggressioni quotidiane»
«Fenomeno in aumento in Lombardia del 70 per cento».
Lavorare e prendere botte. lavorare e prendere insulti. Infermieri e medici non ne possono più. Parole grosse o critiche pesanti al lavoro svolto sono quotiane. Quando va male, qualcuno alza le mani o tira calci. Il motivo?
I tempi di attesa, soprattutto.
Un sondaggio condotto tra cinquemila persone che si dedicano alle professioni infermieristiche, rivela che il trend delle aggressiooni sarà esponenziale, se verranno confermati i dati dei primi mesi del 2017: la crescita toccherà quota 75 per cento rispetto al 2016. «Le aggressioni verbali sono quotidiane e sempre più crerscenti, passano dal 412 per cento del 2013 al 66 per cento nel 2016 e inoltre si è visto che ovunque le aggresioni da parte di ubriachi o pazienti affetti da distrubi psichici è stabile, mentre ad agire in modo sconsiderato è gente comune», dice Vito Antunucci del Nursind, sidnacato delle professioni infermistiche.
Articolo completo sulla Prealpina di venerdì 9 giugno.
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