LE ELEZIONI
Provincia, patto tra Lega civica e Pd
Lo “schema” varesino potrebbe ripetersi anche a Villa Recalcati. Con “malerbiani” e transfughi di Ncd pronti a convergere sul programma di Vincenzi
Centrosinistra e Lega civica insieme alle elezioni provinciali di metà ottobre.
Con liste separate, ma all’interno di un’alleanza a cui lavorano, da settimane, le diplomazie dei partiti e i leader dell’area politica raccolta tra Varese e Gallarate attorno a un ampio gruppo di ex esponenti di Forza Italia, Ncd e altre sigle dell’area moderata.
Il patto che a Palazzo Estense non è mai stato formalizzato, ma che nel giorno nel ballottaggio ha spalancato al sindaco Davide Galimberti le porte del municipio, potrebbe dunque essere sottoscritto già nei prossimi giorni all’ombra di Villa Recalcati, dove il 15 ottobre si apriranno le urne per il rinnovo del Consiglio della Provincia.
Lo schema sul tavolo dei tessitori dell’accordo è quello già sperimentato due anni fa: liste di segno civico, ciascuna con identità e «sensibilità» proprie, ma pronte a convergere su un programma di cui si farà interprete l’attuale presidente, Gunnar Vincenzi, eletto due anni fa dal centrosinistra e il cui mandato, indipendentemente dal verdetto dell’imminente tornata elettorale, non terminerà prima del 2018.
Lunedì 5 settembre, Vincenzi ha annunciato di avere indetto le elezioni e ha chiamato a raccolta i sindaci e i consiglieri comunali del Varesotto, gli unici con diritto di voto, sabato 15 ottobre.
I seggi saranno operativi a Villa Recalcati dalle 8 alle 20 e il voto di ciascun amministratore avrà un valore “ponderato”, calcolato cioè sulla base del numero di cittadini rappresentati.
La scheda di un singolo consigliere comunale di Varese, ad esempio, nello scrutinio sarà conteggiata come 250 voti. E proprio la complessità del meccanismo elettorale ha indotto i responsabili delle forze politiche a un supplemento di istruttoria nel tentativo di elaborare previsioni affidabili.
A determinare vincitori e sconfitti saranno comunque le alleanze.
Da qui l’offensiva diplomatica lanciata dal Partito democratico nel tentativo, riuscito, di agganciare i centristi della Lega civica, ma anche gli esponenti di Ncd che non hanno condiviso il ritorno del loro partito a fianco di Lega e Forza Italia dopo l’esperienza di governo con il centrosinistra avviata due anni fa proprio a Villa Recalcati e fin qui mai rinnegata.
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