L'INTERVISTA
Quanti amici a Microcosmi
Vittorio Cosma parla della tre giorni di arte a 360 gradi che anche quest'anno organizza nella sua Comerio: tra gli ospiti Pozzetto, Ruggeri, Howie B, Pacifico, Max Gazzé e tanti altri
Tutto è pronto: manca solo una manciata di ore alla tre giorni che da qualche anno trasforma Comerio in un movimentato polo culturale: torna venerdì 19 Microcosmi, il festival ideato da Vittorio Cosma (che ne è il direttore artistico) e promosso insieme al sindaco di Comerio Silvio Aimetti. C’è spazio davvero per tutti i gusti: dalla musica alla letteratura, dalla gastronomia ai videogame. Cosma, che è nel “tornado” degli ultimi preparativi, ha voluto fare il punto della situazione e riflettere sul perché sia uno degli appuntamenti culturali più amati in provincia.
Come riesci a scovare le realtà originali che popolano il festival?
«Cerco di trovare esempi virtuosi del nostro territorio, per esempio la start-up varesina Ovosonico che si occupa di videogiochi; cerco di interessarmi a più cose possibili, giro molto in rete, vado a vedere spettacoli, leggo libri e giornali. Poi ovviamente c’è il mio staff che mi aiuta, ma l’importante è essere curiosi. Alcune cose avvengono per caso, per esempio ho scoperto che il mio vecchio compagno di liceo Andrea Corsi ha fondato Corsi Design, ed espone nei più grandi musei del mondo».
Non è difficile mescolare così tanti tipi di arte?
«No, perché il denominatore comune è la qualità. Puoi mischiare Renato Pozzetto e Howie B: così il pubblico da un lato può ricordare la grande commedia all’italiana, e dall’altro scoprire la musica elettronica. Alla fine sono due mondi diversi che tutti possono capire. Il pubblico recepisce sempre le cose di valore».
Il tuo background ti porta ad avere tante collaborazioni e amici importanti, cosa ci dici dei nomi di punta di venerd 19?
«Conosco Enrico Ruggeri dagli anni Ottanta, è uno dei personaggi più intelligenti della canzone italiana. Poi ho avuto l’onore di lavorare con Pozzetto, sono cresciuto con Cochi e Renato e quindi parto come fan. Attraverso Caterina Caselli ho riarrangiato e prodotto i loro brani storici, così ho avuto la possibilità di lavorare con miti come Enzo Jannacci, Paolo Conte e Dario Fo».
Un’altra grande serata è quella di sabato...
«Con Pacifico ho un rapporto di fratellanza. È stato il mio braccio destro, chitarrista e compositore, ha scritto grandi successi. Parlando di Max Gazzè, abbiamo lavorato insieme con Steve Copeland (ex batterista dei Police) e c’è un’amicizia di lunga data. È uno spiritoso, con cui si ride molto. Howie B. è un grande produttore, è umile e innamorato nella musica. Tutti questi nomi hanno due fattori in comune: oltre a essere miei amici, badano tutti alla sostanza più che alla forma».
Perché Microcosmi piace agli artisti oltre che al pubblico?
«Perché c’è un bel clima e attenzione alla qualità, io faccio un po’ da garante. Il passaparola, la location e le scelte funzionano. Il Parco di Villa Tatti Tallacchini è meraviglioso, l’accoglienza del paese altrettanto. Come diceva Riccardo Sinigallia (ospite l’anno scorso), non c’è distanza tra pubblico e artisti, nasce un vero e proprio incontro».
E invece perché piace alla gente?
«Perché c’è un senso di comunità, alla fine è un modello di buona vita, un esempio virtuoso da esportare. Parlando di me, Comerio è il luogo che mi ha dato la possibilità di essere quello che sono, per questo voglio restituirgli qualcosa».
Qual è il pubblico del festival?
«Ci sono tutte le generazioni, basti vedere Progetto Età della fotografa Lorenza Daverio, che ha coinvolto il centro anziani di Comerio. Il manifesto del festival l’ha fatto una signora bravissima, Marilena Crugnola. É importante rimettere in gioco energie che non vanno dimenticate, è un patrimonio».
Parlando della questione economica, ha funzionato la raccolta fondi su Musicraiser?
«Sì, abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma vorrei sottolineare un aspetto nuovo: devo ringraziare le realtà del territorio, i piccoli imprenditori che hanno voluto aiutarci e sostenerci, sia con libere donazioni che mettendo a disposizione risorse».
Dopo la maratona andrai in vacanza?
«Macché, ho un sacco di cose da fare. Sto finendo le registrazioni del disco con Steve Copeland, In estate poi farò il tour con Elio e le Storie Tese, mentre il mio disco uscirà verso settembre/ottobre per la Sugar».
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