IL PERICOLO
"Quel ponte è un rischio"
Lettore investiga lungo il corso del torrente Luna. E scopre i danni dell'incuria amministrativa
Gentile redazione,
l'articolo apparso sulla Prealpina del 26 maggio relativo al ponte di Lissago mi dà lo spunto per formulare alcune considerazioni relative all'assetto idrogeologico del territorio varesino. Ho esaminato da residente curioso la situazione del ponte. Ho visto i resti del muro nell'alveo e ogni particolarità citata con precisione nell'articolo quasi tecnico a firma Marco Croci. ma mi sono spinto a monte, lungo l'alveo del torrente Luna, ed è per aver visto i numerosi e vistosi dissesti che le erosioni del torrente ha prodotto, e che nessuno porta a conoscenza pubblica, che mi sono deciso a scrivere queste note. Molti amministratori e dirigenti - pur tecnici laureati - sottovalutano l'attività dei "torrentelli" di Varese.
Eppure in molte occasioni sia storiche che recenti (Vellone docet) essi hanno dimostrato di causare danni ambientali di rilevante importanza economica. Ho visto frane lungo i versanti del Luna tra Lissago e Calcinate degli Orrigoni, erosioni di sponda, cumuli di detriti, isole fluviali di vaste superfici, dissesti diffusi sopra e sotto la strada provinciale SP1.
Solo là dove il Comune ha fatto seguire opere di difesa idraulica (scogliere di massi lapidei), il corso del Luna appare in quei punti regimato, ma questi importanti interventi sono pochissimi in relazione allo sviluppo del corso del Luna e alle necessità che esso pone. Ci sono voluti molti anni perché il Comune si dotasse finalmente di una struttura competente di difesa idrogeologica e geologica che ha prodotto finora buoni risultati, purtroppo occasionali, a francobollo.
Ritornando al ponte di Lissago, sottoposto all'immensa ed efficace azione erosiva del Luna, mi stupisce la dichiarazione dell'assessore Riccardo Santinon che con il consueto trito "tutto è sotto controllo" demanda (qui si nota il politico) gli interventi di messa in sicurezza alla Regione Lombardia. Si tratta sì di un torrente classificato nel Reticolo Idrico Principale, di competenza regionale, ma i cittadini che transitano sul ponte hanno immediato diritto allo loro tutela. Infatti alla Regione Lombardia non compete la sistemazione di opere in concessione, bensì al Comune.
Quante volte si è assistito a crolli, frane e disastri, benché tutto fosse "sotto controllo e senza pericolo immediato"!
I tecnici hanno infatti dichiarato «senza pericolo» il transito sul ponte; ma non sfugge a nessuno la costante e continua azione erosiva che esercita l'acqua incanalata anche in assenza di piene. La soletta in calcestruzzo sotto il ponte appare poggiante sul vuoto per asportazione della terra sotto di essa, mentre le fondazioni delle spalle evidenziano significative e preoccupanti crepe in evoluzione. Personalmente eviterei il rischio che i mezzi pesanti e le corriere di linea transitassero sul ponte, ma la decisione spetta ovviamente al buon senso amministrativo.
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