CENTRI SOCIALI
Rabbia dopo lo sgombero
Il presidio di protesta in difesa di Telos si trasforma in un corteo per le vie del centro con momenti di tensione, spinte e un petardo contro le forze dell'ordine
Spinte, “scudate’, pure un grosso petardo lanciato contro le forze dell’ordine. Molta tensione nella serata di giovedì 23 in centro al presidio di Telos che poi si è trasformato in corteo per le vie del centro.
Il raduno era fissato poco dopo le 18 davanti alla stazione ferroviaria di piazza Cadorna per protestare contro lo sgombero mattutino del centro sociale (al termine del quale sette giovani erano stati denunciati), "risorto" da due settimane nell’ex macello pubblico di via Gorizia.
All’appuntamento pomeridiano sono arrivati in una quarantina, giovani e giovanissimi. E un’ora dopo dietro al loro striscione, “Diffondiamo autogestione”, sono partiti in corteo. Via Caduti della liberazione, poi via Carcano e quindi giù per corso Italia fino a piazza Libertà, seguiti passo a passo da carabinieri, Digos, polizia di Stato e da una squadra di pronto intervento della Guardia di finanza in tenuta antisommossa.
In via Garibaldi la tensione è salita alle stelle, sono volate parole grosse e c’è stata qualche spinta. Poi avanti verso il municipio, lungo via Marconi e alla svolta su via Leopardi c’è stato ancora qualche “contatto”, ma allo scontro si è arrivati dopo essere ripassati da piazza Libertà. In via Portici s’è all’improvviso accesa una scaramuccia con spinte, qualche “colpo” con gli scudi e un grossissimo petardo tirato verso le forze dell’ordine che ha fatto un gran botto, ma per fortuna non ha ferito nessuno.
“Vi romperemo i co...i” è stato il grido di battaglia ripetuto al megafono, che annuncia nuove iniziative e che testimonia che la partita con gli anarchici è tutt’altro che chiusa.
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