MALPENSA EXPRESS
Rabbia pendolari: «Cadorna non si tocca»
Secca replica a Sea: dobbiamo ripetere sempre le stesse cose
«Dà fastidio, ormai ciclicamente, trovarci costretti a ripetere le stesse cose a coloro che pensano di risolvere con soluzioni semplici problemi che invece sono molto complessi». Paola Gallazzi, portavoce del Comitato pendolari Trenord Busto, non ha certo gradito il nuovo attacco di Sea che, a distanza di due anni dall’ultimo tentativo, prova ancora una volta a gettare l’amo nel tentativo di eliminare Cadorna come stazione d’arrivo del Malpensa Express per convogliare tutti i treni verso Centrale. «Far arrivare il Malpensa express a Cadorna è un’idiozia», ha detto infatti il presidente degli aeroporti milanesi Pietro Modiano mercoledì scorso a Gallarate, ospite della Commissione speciale Malpensa. «Lì non c’è niente, se non la fermata della metropolitana. Centrale deve diventare l’unico punto d’arrivo, in modo tale da garantire al passeggero una navetta ogni quarto d’ora. Oggi se perde il treno a Milano, rischia di perdere anche l’aereo a Malpensa perché deve attendere mezz’ora. Non ha senso».
Un senso invece ce l’ha eccome, anzi più di uno, per Gallazzi, che da anni ogni mattina sale sui vagoni del Malpensa Express a Busto Arsizio per andare a lavorare a Milano.
Il suo è un punto di vista maturato in anni di esperienza sul campo. E spiega con tono sarcastico: «Perché fare Busto-Milano Cadorna in 30 minuti quando puoi mettercene 45 arrivando a Centrale? O perché fare Milano-Malpensa in 40 minuti veri quando puoi mettercene 50 più 10 a piedi soltanto per attraversare la stazione Centrale e arrivare al binario? Senza dimenticare che è ormai stra-dimostrato come il tratto tra Garibaldi e Centrale sia un collo di bottiglia in cui si accumulano ritardi e disservizi. Cadorna è palesemente più efficiente e, se non fosse così, i treni sarebbero vuoti. La realtà è ben diversa da come la si vuole dipingere».
La portavoce del Comitato pendolari Trenord Busto ricorda inoltre che, nonostante il nome, il Malpensa Express non può e non deve essere considerato come un mezzo a uso esclusivo dell’aeroporto («Regione Lombardia offre un servizio alla cittadinanza e all’aeroporto, non soltanto all’aeroporto»), perché i pendolari contribuiscono notevolmente a riempire i vagoni e dunque alla sostenibilità economica della tratta: «Con abbonamenti in prima classe abbiamo abbondantemente contribuito a fare margini».
Ma se anche non ci fossero, e il Malpensa Express fosse frequentato soltanto da giapponesi, cinesi e russi in transito dal Terminal 1, la doppia stazione di arrivo secondo Gallazzi sarebbe comunque per l’aeroporto un valore aggiunto e non una idiozia: «A Cadorna scendi dal treno e in dieci minuti a piedi sei in Duomo, a Centrale ci vogliono dieci minuti soltanto per arrivare alla metro. Dunque Cadorna è il collegamento veloce e ideale per il viaggiatore che atterra a Malpensa ed è diretto in centro a Milano, Centrale invece per chi deve salire su un altro treno e spostarsi altrove. Questa però è un’analisi che dovrebbe fare il presidente di Sea, perché è la sua di utenza, e non io. Come pendolare mi limito a dire soltanto ciò che osservo da anni tutti i giorni. Così come sono anni ormai che il servizio del Malpensa Express si è segmentato e ha trovato un suo equilibrio. E’ davvero noioso trovarci a dover ripetere sempre le stesse cose».
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