L’ASSALTO
Raid nella ditta del senatore
Ladri o teppisti sono entrati con ascia e piccone. Atto intimidatorio al leghista Candiani?
Sembra una dichiarazione di guerra e non solo di una sottile guerra di nervi quella che sta logorando i titolari della ditta Candiani, di proprietà della famiglia del senatore leghista Stefano Candiani.
Ancora una volta l’azienda di via Monte San Michele, leader a livello nazionale nel settore degli imballaggi per profumi e contenitori di alta qualità, è stata presa di mira dai delinquenti. Probabilmente ladri ma il condizionale è d’obbligo perché non è stato rubato nulla ma, come era successo solo pochi giorni fa, è stato distrutto tutto quello che i vandali hanno trovato sulla loro strada. Un’azione intimidatoria oppure una strategia?
Quello che è certo è che i titolari sono tornati indietro di qualche anno quando la loro ditta subì una serie di incursioni tale da indurli a mettere una taglia sui delinquenti. Ora, nel giro di una settimana, ecco ripetersi due fatti simili per dinamica ma con qualche distinguo. Le indagini, ovviamente, sono in pieno svolgimento da parte dei carabinieri della Tenenza (ma l’episodio è talmente eclatante che non può restare circoscritto al solo Tradatese) per cui filtrano pochi particolari.
Il fattaccio è accaduto attorno alla mezzanotte di venerdì 21 luglio: secondo indiscrezioni ad entrare in azione sarebbero state almeno quattro persone armate di piccone e ascia, “strumenti” serviti per fracassare un cristallo di grande spessore che si trova negli uffici.
Servizio completo sulla Prealpina di domenica 23 luglio
© Riproduzione Riservata