L'INDAGINE
Rapina con sequestro. Preso un bandito
Assalto in una casa i via Labiena nel 2010: uno dei tre criminali scoperto dopo aver tentato di vendere una moneta da collezione
Vulcano modulo grande e Quirinale. Ovvero i soggetti stampati sulle monete da 50 e 500 lire, fuori corso ma di valore importante per i collezionisti di numismatica. La dimostrazione di tale valore la si è avuta quando un cinquantasettenne valtellinese, ha tentato di piazzare le 50 e le 550 lire a un numismatico di Varese, il quale, riconosciute le monete, una delle quali pezzo unico, da lui stesso periziato per conto del proprietario, un esercente pubblico di Laveno, ha segnalato il fatto alle forze dell'ordine.
Così i carabinieri di Luino, che dalla sera del 27 agosto 2012 stavano dando la caccia ai tre criminali che avevano sequestrato, imbavagliandolo e lagandogli i piedi, e rapinato nella sua abitazione un commerciante lavenese che abita in via Labiena, hanno seguito l'imbeccata. E hanno scoperto che uno dei tre banditi era proprio il cinquantessettenne valtellinese. I delinquente, non essendo riuscito a piazzare parte del bottino (che includeva migliaia di euro in contanti oltre a quadri e altre monete da collezione), dapprima s'era rifugiato in Olanda e quindi era ritornato in Italia il 4 luglio 2013, per mettere a segno un altro colpo, a Comabbio, riuscendo a rubare diversi orologi Rolex ma venendo catturato durante la fuga. Dopo quel colpo, infatti, il valtellinese sta ancora scontando la pena nel carcere di Bergamo, dove i carabinieri di Luino gli hanno notificato la nuova ordinanza di custodia cautelare firmata dal pm Sabrina Ditaranto. L'accusa: rapina aggravata e sequestro di persona. La caccia ai suoi due complici nell'agguato lavenese, è più che mai aperta.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola giovedì 9 luglio.
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