Referendum con l’iPad
Il 22 ottobre a Varese gli aventi diritto al voto saranno 65.800, 85 i seggi più gli speciali
Carta e matita vanno i pensione e per la prima volta in Italia, in Lombardia, il voto dei cittadini è elettronico. Domenica 22 ottobre, referendum per l’autonomia, la prova del nove della macchina organizzativa che vede Varese “capofila”, dopo una serie di incontri avuti con i rappresentanti degli Uffici Anagrafe di altri Comuni, per avviare la macchina organizzativa.
I cittadini avranno un Ipad, in sostanza, per esprimere il proprio voto nel segreto dell’urna.
Urna virtuale, perché non ci sono scatole nelle quali inserire schede e non ci sono matite da ritirare all’ingresso. I seggi sono dotati di un computerino dal quale viene dato il “via libera” al voto con un pulsante dal presidente di seggio.
Tre tocchi sullo schermo da parte dell’elettore: uno per avviare la sessione di voto, uno per esprimere la propria preferenza con sì no o scheda bianca e l’ultimo per confermare la scelta o cambiarla. Sì si può anche modificare, ma una sola volta. A coordinare la grande macchina organizzativa del voto varesino, la responsabile dei Servizi demografici di Palazzo Estense, Nicoletta Zucchi.
«Il sistema prevede anche la possibilità di sbagliare, diciamo così, ma una sola volta e, per la prima volta, non si svolgerà lo scrutinio, è tutto computerizzato e viene tutto registrato all’interno dei dispositivi elettronici».
Al termine del voto, il residente prenderà una chiavetta usb e consegnerà tutto al centro elettorale di via Copelli. Sono 85 i seggi, più 5 speciali (carcere, due all’ospedale di Circolo, uno al del Ponte, uno al Gulliver).
Venticinque gli edifici all’interno dei quali si vota. La Canziani, scuola elementare chiusa, non è agibile. I seggi sono stati spostati alla Morandi e i cittadini sono stati avvisati. In 5 sezioni vi sarà anche una sorta di controprova cartacea del voto, con iPad con annessa stampante, una sorta di doppio controllo. I varesini con diritto di voto sono circa 65mila e 800.
«Il 9 ottobre si svolgerà un incontro che coinvolgerà vari comuni al Pirellino, mentre per quanto riguarda il Comune di Varese, il 21 ottobre si svolgerà un summit a Palazzo Estense con i cittadini che coordineranno i seggi».
Le persone coinvolte, oltre al personale dell’anagrafe comunale e degli altri uffici resisi disponibili per fare i centralinisti e avviare la macchina organizzativa, sono centinaia: presidenti, scrutatori e segretari.
Questi ultimi riceveranno, se presidenti, 130 euro netti, 104 segretari e scrutatori (nei seggi speciali le cifre sono più basse). Il Comune spenderà circa 180mila euro che verranno “restituite” dalla Regione. Il 22 ottobre si vota per gestire direttamente nella Regione, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione, più competenze e più risorse in Lombardia. Competenze fondamentali, dall’istruzione all’ambiente, dalla ricerca alla salute, dalla ricerca alle imprese.
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