LA DONAZIONE
Regala soldi ai poveri
Anonimo versa 25mila euro destinandoli ai Servizi sociali: impiegati per ristrutturare una casa popolare di San Fermo
Venticinquemila euro per sistemare un edificio comunale destinato all’ospitalità di emergenza per donne e bambini, i lavori che cominceranno a breve e si concluderanno entro fine anno.
Tutto grazie a un benefattore anonimo.
A darne l’annuncio è l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari.
«Qualche mese fa - spiega l’assessore - sono stato contattato da una persona intenzionata a fare una donazione al Comune per un’opera che potesse rimanere nel tempo. Ci abbiamo pensato, poi la scelta è caduta sulla palazzina di via Vetta d’Italia che siamo stati anche assieme a vedere».
Il piano terra della casa al civico 8 necessita da tempo di una ristrutturazione.
Avevamo in programma l’intervento, non sistemarlo sarebbe stato poco dignitoso per chi vi vive. Poi è arrivato questo aiuto inaspettato».
Impossibile domandare altro all’assessore per quanto riguarda l’identità del benefattore.
«L’anonimato è stata la sua sola richiesta, assieme a quella del vincolo di destinazione della somma. Posso soltanto dire che si tratta di una persona impegnata nel volontariato, un varesino doc con una grande sensibilità sociale».
La giunta ha accettato la donazione tre settimane fa, ma la notizia si è saputa soltanto ieri, martedì 17 ottobre.
Ora per cominciare la ristrutturazione occorrerà aspettare la pubblicazione di un bando pubblico, ma Molinari - che ha seguito personalmente tutta la vicenda - assicura che sarà questione di giorni. E non esclude che l’opera di generosità possa essere presto replicata.
«Come amministrazione stiamo lavorando per favorire donazioni di questo tipo. La strada seguita per l’edificio di via Vetta d’Italia indica un metodo: non vogliamo che le somme finiscano nel grande calderone del bilancio comunale, ma le vogliamo vincolare a progetti precisi».
Affermazioni come «chissà poi dove andranno a finire i soldi» potrebbero finire definitivamente nel dimenticatoio, tutto verrebbe perfettamente rendicontato e dall’assegno alla messa in opera la trasparenza sarebbe totale.
«Riscontriamo una grande disponibilità dei varesini per interventi del genere», prosegue Molinari.
«Le donazioni al Comune e non solo ad associazioni no profit potrebbero diventare una realtà frequente».
Poco altro da aggiungere, se non un nuovo grazie al benefattore mascherato.
«Quello che dovevo dire glielo ho già detto di persona, ma non posso che sottolineare di nuovo la sua richiesta di anonimato. Una donazione gratuita senza alcun tipo di guadagno, neppure la riconoscenza dei varesini. Che, comunque, ci deve essere».
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