LE ELEZIONI
Regionali: partita a poker
Tre gli sfidanti a Maroni: dopo Gori e Arrighini, ecco il pentastellato Violi
L’annuncio durante l’open day per la piattaforma Rousseau ai Magazzini Generali, il pomeriggio di ieri, sabato 25 novembre: Dario Violi, 32 anni, consigliere regionale uscente, sarà il candidato presidente del Movimento 5 Stelle alle elezioni lombarde della prossima primavera.
Violi, laureato in Scienze politiche, è stato scelto dopo due sessioni di votazioni online durante le cosiddette “regionarie”, che si sono concluse in settimana. Vi hanno partecipato 4.286 sostenitori del movimento di Beppe Grillo.
Il neocandidato per Palazzo Lombardia ha ottenuto 793 preferenze, soltanto sette in più del secondo classificato, Massimo De Rosa. Il bergamasco Violi è così il terzo sfidante ufficiale del governatore Roberto Maroni, che si ripresenta alla consultazione per la Regione a capo della coalizione di centrodestra con Lega nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
n corsa anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, espressione del centrosinistra, e Giulio Arrighini, bresciano, che “corre” per il Grande nord, il gruppo fondato tra gli altri dal bustocco Marco Reguzzoni e formato da numerosi ex leghisti in contestazione con l’azione politica di Matteo Salvini.
Gara a quattro, per il momento. Benché i sondaggi indichino il favorito in Maroni e, subito dopo, per numero ipotizzato di consensi, Giorgio Gori. Quest’ultimo attivo sulla scena politica regionale da alcuni mesi; lanciato dal Partito democratico è ora alla ricerca di riunire i gruppi della sinistra. Operazione che, in Lombardia, potrebbe risultare meno difficile che a livello nazionale. “Serve il voto utile” è lo slogan con cui Gori cerca di convincere i partiti dell’area ad allearsi.
I 5 Stelle scendono in pista con un candidato giovane, che ha già dato modo di mettersi in luce durante i lavori dell’assemblea del Pirellone nel mandato che sta per concludersi. Per i 5 Stelle, per i quali è portavoce del gruppo regionale, Violi si è occupato ultimamente delle questioni riguardanti il referendum del 22 ottobre e la risoluzione per l’autonomia.
Il risultato della consultazione via web, alla quale, tra gli aspiranti governatori, ha preso parte il varesino Roberto Cenci, è stato certificato da un notaio. Ad incoronare Dario Violi, ieri pomeriggio ai Magazzini Generali c’era il candidato premier e leader del movimento stellato, Luigi Di Maio. Esplicito il primo commento di Violi dopo la nomina: «In questi anni abbiamo visto una Lombardia lontana dai bisogni dei cittadini e molto vicina ai banchieri. Noi riporteremo i cittadini al centro delle politiche della Regione».
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