L. Bilancio
Renzi avverte l'Ue: rispettiamo le regole, la manovra non cambia
"Italia dà a Europa 20 mld e ne riceve 12, mi sono stancato"
Roma, 24 ott. (askanews) - La manovra "non cambia". Matteo Renzi
risponde preventivamente alla Commissione Ue, che è pronta a
inviare all'Italia una lettera con i rilievi sulla legge di
Bilancio.
La lettera "arriverà e riguarderà tutta una serie di Paesi
per differenze minimali", ha detto il premier al Tg5. E dunque,
ha assicurato, la manovra "non cambia per i cittadini. Equitalia
se ne va, c'è la quattordicesima per chi ha meno di mille euro di pensione, ci sono i soldi per rilanciare le imprese".
Del resto, ha rilevato il premier nell'intervista, "noi
abbiamo fatto le cose in regola, l'Italia rispetta totalmente le
regole, anche se non le condividiamo". Anzi, aveva scritto poco
prima nella sua e-news, nella legge di Bilancio ci sono "diverse
buone notizie" che "sono state possibili nonostante un lavoro
incredibile di abbassamento del deficit visto che siamo a
2,3%, il livello più basso degli ultimi dieci anni".
E tra le buone notizie Renzi cita "l'eliminazione di Equitalia e
la possibilità di pagare le multe senza le supersanzioni e gli
interessi di mora; i due miliardi di euro in più sulla sanità a
cominciare dai farmaci oncologici innovativi; i soldi di
Industria 4.0 con un pacchetto di misure per la competitività che non ha eguali nel recente passato; l'abbassamento delle tasse, ulteriore: dall'Ires al 24% alle partite Iva, all'Iri, al canone Rai che scende da 100 a 90 euro, fino alle tasse agricole; l'aumento delle pensioni per chi prende meno di mille euro: avranno una quattordicesima. E la possibilità di andare in
pensione con qualche anno di anticipo con la formula 'Ape'".
Dunque le critiche di Bruxelles vengono rispedite al mittente.
Anzi, il premier ha rincarato la dose, ricordando che l'Italia è
un grande contributore dell'Unione, da cui riceve molto meno di
quanto dà. "Quello che abbiamo detto, e su questo saremo
inflessibili - ha assicurato - è: l'Italia dà ogni anno 20
miliardi all'Ue, decisione del governo Monti, e ne riceve solo
12, io mi sono stancato, questo meccanismo non può andare avanti".
Come, per il presidente del Consiglio, non è possibile andare
avanti con l'attuale gestione dei migranti, su cui l'Ue "ha
qualcosa da farsi perdonare". "Se vogliono che l'Italia spenda
meno per l'immigrazione, e siamo d'accordo - ha concluso -inizino a fare quello che hanno promesso e non ancora fatto: aprire loro le porte ai migranti".
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