Ue
Renzi: Italia in Ue a testa alta, non ratifico decisioni altrui
"Non cerco scontro ma quando non sono d'accordo lo dico"
Roma, 21 ott. (askanews) - "L'Italia non viene in Europa a farsi dire cosa deve dire e cosa deve fare. Non è un'esibizione muscolare ma rispetto verso i cittadini italiani che pagano una considerevole parte del bilancio dei questa bellissima istituzione che è l'Unione Europea". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Ue, aggiungendo: "Penso che l'Italia a testa alta è ciò che serve all'Europa. L'Italia non può venire qua e ratificare altrui decisioni. Questo ho detto a Bratislava. Non in una logica di scontro, ma questo non significa che io non debba dire quando non siamo d'accordo. Non sono in viaggio premio, rappresento l'Italia: ogni anno mettiamo 20 miliardi sul tavolo e ne riprendiamo 12".
Ha insistito il presidente del Consiglio: "Qui non ci sono Don Chisciotte o Giamburrasca. Non alziamo il dito per fare confusione o polemiche ma difendiamo l'interesse nazionale che è un valore per l'ideale europeo. L'interesse nazionale è precondizione per assolvere al grande ideale europeo". E questa linea, ha ribadito il premier, l'Italia la terrà anche al momento della discussione sul bilancio: "Agli amici dell'est Europa diciamo che è finito il tempo degli assegni in bianco. La discussione sul bilancio va fatta a testa alta".
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