Crisi
Renzi: la ripresa c'è, tanti segnali positivi ma non basta
"Se non riparte l'edilizia, l'occupazione non tornerà come prima"
Roma, 20 giu. (askanews) - "Economia. La ripresa c'è, i segnali sono molteplici, ma non sono ancora contento. L'Italia è sulla buona strada, ma deve ancora liberarsi da vincoli e paure". Lo ha scritto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla sua newsletter "enews".
"C'è molto da fare, specie - ha sottolineato - nel settore che ha patito più la crisi, l'edilizia. Anche in aprile la produzione industriale nel settore costruzioni ha segnato un dato negativo (-0,3%). Ripartono i consumi, cresce il Pil, aumentano i posti di lavoro. Ma se non riparte l'edilizia, la situazione occupazionale non tornerà mai quella di prima. Quindi al lavoro, con ancora maggiore intensità. Dobbiamo sbloccare le opere pubbliche ferme (segnatevi la data del 25 giugno, al mattino, Palazzo Chigi), semplificare le procedure amministrative (bene il codice degli appalti passato in prima lettura al Senato giovedì, adesso stringiamo sulla riforma della pubblica amministrazione alla Camera), agevolare gli investimenti pubblici e privati. Da una prima analisi, vediamo come almeno un punto percentuale di Pil (circa 17 miliardi di euro) sia bloccato da ritardi e procedure complicate. Sbloccare l'Italia significa dare ossigeno all'economia e far entrare il futuro dalla porta principale. Dobbiamo farlo, però, nel pieno rispetto del punto successivo, quello della sostenibilità ambientale".
In una sorta di post scriptum della sua newsletter intitolato "Pensierino della sera", Renzi è tornato sul tema: "Tanti segnali - ha affermato - dicono che finalmente le cose si sono rimesse nella giusta direzione. Carinaro, Campania: sembrava uno stabilimento destinato alla chiusura, si è aperto uno spiraglio interessante. L'Alfa Romeo presenta mercoledì la nuova Giulia: dopo Melfi ripartirà anche Cassino, vedrete. L'export che continua a crescere alla grande. E martedì prossimo sarò a Courmayeur per inaugurare la nuova funivia del Monte Bianco, capolavoro di ingegneria del quale dovremmo essere orgogliosi".
(segue)
© Riproduzione Riservata