Rep. ceca
Repubblica ceca diventerà Cechia, ma idea non piace a nessuno
Protestano opposizioni, boemi, moravi e anche esponenti governo
Praga, 15 apr. (askanews) - Monta la polemica in Repubblica ceca per la decisione - assunta nel corso di una riunione ieri delle più alte cariche dello stato - di presentare il paese all'estero con il nome abbreviato di Czechia. Quest'ultima, tra l'altro, sarebbe una versione inglesizzata derivante da Cesko, già oggi denominazione ufficiale del paese in lingua ceca. La parola Czechia, secondo la decisione presa ieri, dovrebbe sostituire l'attuale Czech republic nella lista ufficiale dei paesi membri della Nazioni Unite. Nelle diverse lingue straniere verrebbero poi adoperate le rispettive varianti. In italiano dovremmo per esempio chiamarla appropriatamente Cechia.
La ragione principale che ha portato a questa decisione è la seguente: "Meglio utilizzare una sola parola, più semplice da ricordare e più veloce da indicare", come sottolineato dal ministero degli Esteri a Praga, il quale ha inoltre ribadito come già ora la Ceska republika ha la denominazione ufficiale di Cesko. "Si tratta solo di tradurre questa parola ceca in inglese".
Le reazioni sono però di tutt'altro tenore, con una serie di personalità della vita pubblica subito intervenute ad esprimere il proprio disappunto. Il ministro per lo Sviluppo regionale, Karla Slechtova, ha chiesto che il tema sia oggetto di un referendum popolare, sottolineando che queste non sono decisioni da prendere in riunioni ristrette e a porte chiuse. La Slechtova ha persino prospettato la possibilità che la parola Czechia possa finire con l'essere confusa con la Cecenia, Repubblica della Federazione russa, che in inglese si chiama Chechnya.
Contraria appare anche l'assoluta maggioranza della opinione pubblica. Secondo un sondaggio, al quale hanno partecipato più di 16 mila utenti del portale informativo Novinky.cz, è pari al 91% la quota di coloro i quali hanno detto: "non mi piace che il nostro paese si chiami Czechia".
La parola Czechia in realtà non è una novità. Utilizzata spesso anche in passato, seppure in contesti non formali, il primo che l'ha in qualche modo ufficializzata è stato due anni fa il presidente Milos Zeman, il quale nel corso di una visita di stato in Israele, cominciò improvvisamente a usare la parola Czechia nei suoi discorsi pubblici in inglese, "perché - come disse - è più corta e anche più piacevole di Czech Republic".
E' stato proprio Zeman ieri sera a ospitare la riunione al Castello, la sede presidenziale ceca, alla quale hanno partecipato non solo il premier Bohuslav Sobotka e il ministro degli Esteri Lubomir Zaoralek, ma anche i presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Jan Hamacek e Milan Stech.
A infuocare la polemica è intervenuto anche il principe Karel Schwarzenberg - ex ministro degli Esteri della Repubblica ceca, discendente di una delle famiglie aristocratiche di più prestigioso lignaggio in Europa e oggi esponente del partito conservatore del Top 09 - secondo il quale il paese dovrebbe chiamarsi Bohemia, memore evidentemente di quando queste terre componevano il Regno di Boemia.
In realtà, questo stato, che oggi noi chiamiamo Repubblica ceca, non è formato solo dalla Boemia, ma anche dalla Moravia, con la sua capitale storica Brno. Ed è proprio in questa parte della Repubblica ceca che oggi si registra la protesta del partito regionale dei Moravane (dei moravi), secondo i quali "è anticostituzionale che il governo si permetta di proporre all'estero una denominazione nazionale del tutto irrispettosa della nostra identità morava".
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