TESORI
«Restauriamo gli affreschi»
Monsignor Cattaneo illustra il prossimo intervento per la chiesa di San Francesco
Dopo la sistemazione dello stabile, il prossimo passaggio per la salvaguardia della chiesa di San Francesco, riconosciuta come monumento nazionale, sarà quello del restauro dei preziosi affreschi di cui è ricca.
Proprio il prevosto, monsignor Armando Cattaneo, ha recentemente ricordato come nel corso degli ultimi mesi siano stati compiuti una serie di test, prove di pulitura dei dipinti: «Senz’altro - le parole del sacerdote - una bella ripulita agli affreschi avrebbe l’effetto di accendervi il “sole”. Le prove di pulizia danno un effetto che potremmo definire di retro-illuminazione. È come se la parete si facesse trasparente con una luce dietro i colori; molto bello davvero. Mi chiedo come si possa resistere alla tentazione di un restauro delle superfici pittoriche».
L’intervento più recente, nei mesi scorsi, ha invece riguardato il rifacimento del tetto della chiesa, nel quale sono stati investiti quasi 250 mila euro da parte della comunità pastorale del “Crocifisso risorto“, che riunisce tutte le parrocchie saronnesi. Il cantiere era stato inaugurato a ottobre; l’opera di sistemazione è stata curata dall’architetto Carlo Mariani, che già in passato sempre a Saronno si era preso cura del Santuario della Beata Vergine dei miracoli.
«Ora il tetto della chiesa è uno splendido mantello rosso-granata ampio quanto un campo di calcio, caldo e pulito» sottolinea il prevosto. Che conclude: «Nelle dinamiche della comunità cristiana di Saronno, la chiesa di San Francesco, così vicina alla stazione dei 400 treni al giorno, è l’avamposto amico che si spinge a salutare per primo chi arriva in città, provenendo magari dal paese vicino, magari dalla fine del mondo. San Francesco è il nostro benvenuto».
Prossimo obiettivo, dunque, il restauro degli affreschi: il primo passo sarà quello di stilare ovviamente un preventivo per poi studiare come reperire i fondi necessari.
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