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Riconoscere il proprio mal di testa
Il mal di testa per alcuni è così frequente da diventare un fatto abitudinario, un dolore da sopportare fin quando non passa, attenuato magari da un farmaco di banco, ma senza consultare, in genere, uno specialista. L’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee ha deciso di sostenere la campagna nazionale «I mal di testa togliteli dalla testa». Gli esperti sostengono che le cefalee sono di natura diversa e in modo diverso vanno affrontate. La campagna utilizza un App (www.imalditesta.it) di facile consultazione in cui sono riportate, come in un diario personale, notizie sull’insorgenza e sull’andamento degli episodi di cefalea, cercando di scoprire ogni volta la causa scatenante. Un’indagine condotta di recente in Italia da Gfk Eurisko, per conto di Angelini, ha scoperto che il 55% della popolazione soffre in media di due attacchi di mal di testa al mese, con una durata da 5 a 10 ore. Dalla stessa indagine sono emerse anche le cause più frequenti del mal di testa: stress, tensione dei muscoli e delle ossa cervicali, alimentazione e stile di vita, stanchezza fisica, bassa qualità del sonno, troppe ore passate davanti ad uno schermo, ciclo mestruale. (g.c.s.)
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