CICLISMO E PROTESTE
Rifiuti e fumogeni sulla corsa
In strada cittadini e sindaci contro la discarica voluta da Città metropolitana
Stavolta, non ci sono stati cavilli a fermarli. La mobilitazione contro la discarica autorizzata da Città Metropolitana all’interno del Parco del Roccolo è partita a spron battuto, già di prima mattina.
A Casorezzo, la cui piazza principale è attraversata da una strada provinciale, era atteso il passaggio di una gara ciclistica amatoriale, la Vodafone Milano Ride. A coprire l’evento a livello mediatico c’era Radio Deejay, che schierava in tutina e caschetto anche il suo direttore Linus, peraltro consulente per gli eventi del Comune di Milano. L’occasione per manifestare a microfoni accesi il malcontento era ghiotta e i casorezzesi non si son lasciati pregare. Alla rotonda tra le vie Parabiago e Bertani, un centinaio di persone si è dato convegno e, brandendo gli stessi coreografici sacchi neri preparati il giorno prima, ha scandito ai ciclisti lo slogan: «No alla discarica». Vari striscioni appesi ai lati della strada, altri sacconi neri con il simbolo di pericolo di morte e pure un fumogeno acceso per salutare l’arrivo della carovana, han ribadito il concetto.
Passata la corsa, i manifestanti si sono incamminati verso Busto Garolfo e percorsi i circa tre chilometri e mezzo che separano i due paesi hannno trovato ad attenderli, nella centralissima piazza Lombardia, una dozzina di sindaci, assessori e consiglieri comunali di Alto Milanese, Castanese e Magentino, tutti in fascia tricolore. Oltre a Busto e Casorezzo, erano rappresentati Inveruno, Arluno, Arconate, Castano Primo, Canegrate, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Magnago, Dairago, Rescaldina, Vanzaghello e Robecchetto con Induno.
Servizio completo sulla Prealpina di lunedì 25 settembre
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