Rio 2016
Rio 2016. A incontro con atleti Isinbayeva piange davanti a Putin
La due volte campionessa olimpica: "ci hanno rubato un sogno"
Mosca, 27 lug. (askanews) - Bellissima come sempre, ma questa volta il suo sorriso è finito in un pianto davanti a Vladimir Putin. Così la due volte campionessa olimpica nel salto con l'asta Yelena Isinbayeva è apparsa al Cremlino, durante la tradizionale cerimonia nella quale il leader russo incontra gli atleti della squadra olimpica. La Isinbayeva non ha potuto trattenere le lacrime, e poi cercando di riprendersi, tra i singhiozzi ha detto: "ci hanno rubato un sogno". Specificando che tra gli atleti che sono stati esclusi a causa dello scandalo per il doping, ci sono quelli che erano alla prima Olimpiade e chi invece, come lei, erano all'ultima possibile. "In questa sala sono sedute persone che non andranno alle Olimpiadi, perchè noi paghiamo per gli errori di altri atleti meno responsabili, che hanno infranto le regole" ha aggiunto la saltatrice. "E noi collettivamente paghiamo".
Poi la Isinbayeva si è rivolta a Putin, che per tutto l'intervento della ragazza ha sorriso poco ed è rimasto molto pensieroso. "Vladimir Vladimirovich, lei ci difenda da queste ingiustizie. I suoi consigli ci servono davvero perchè oggi gli atleti sono rimasti senza difesa. Noi abbiamo fiducia in lei e le vogliamo bene".
In risposta Putin, chiaramente emozionato ha dichiarato: "Quello che ha detto adesso Lena è vero. È il tentativo di portare nello sport quelle regole che purtroppo spesso dominano la politica internazionale".
Come noto il Comitato Olimpico Internazionale e il suo presidente Thomas Bach hanno evitato l'esclusione in toto di tutta la squadra nazionale russa, dopo lo scandalo del doping generato dalle accuse della Wada. Bach in particolare ha spostato l'onere della decisione sulle singole federazioni. Una decisione criticata da più parti, quella di Bach, ma profondamente apolitica, in difesa dello sport, basata solamente sulle sue regole, ma soprattutto necessaria poichè il CIO deve agire proprio in questo senso: promuovere e rilanciare il movimento olimpico, anche in una vicenda come questa che sotto certi aspetti, al di là del doping, proprio a causa dell'intromissione della politica e delle tensioni internazionali nello sport, ha ricordato le atmosfere di Mosca '80.
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