Turismo
Ristoranti e ostelli nelle Case cantoniere, al via il progetto
Si parte con 30 edifici in particolari circuiti culturali
Roma, 17 dic. (askanews) - Riqualificare una parte delle "Case cantoniere" dell'Anas che hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con piani di valorizzazione turistico-culturale: ogni casa cantoniera potrebbe offrire una serie di servizi "base" con una qualità e un costo standard (ristorazione, ospitalità) a cui si aggiungerebbero altri servizi e beni specifici della struttura e del territorio (come una selezione di prodotti enogastronomici o artigianali della zona).
E' quanto prevede un accordo di collaborazione tra Anas, Agenzia del Demanio e Ministeri delle Infastrutture e Trasporti e dei Beni culturali e Turismo. L'accordo definisce le linee guida per l'attuazione di un progetto pilota che partirà dall'analisi delle potenzialità di un primo portafoglio di 30 case cantoniere, individuate su tutto il territorio nazionale, che sarà progressivamente integrato con ulteriori beni pubblici dismessi, appartenenti allo Stato, agli enti territoriali e ad altri enti pubblici.
Si tratta di immobili di particolare interesse presenti in prossimità di specifiche reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità: la via Francigena ed il tracciato dell'Appia antica. Successivamente saranno poi compresi il Cammino di Francesco (La Verna-Assisi), il Cammino di San Domenico, il Circuito del barocco in Sicilia, la Ciclovia del Sole (Verona-Firenze), la Ciclovia Ven.To (Venezia Torino). Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi.
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