VACANZE?
Ritorno a casa con stress
Se prima delle vacanze un italiano su cinque era già preoccupato per quello che avrebbe ritrovato al rientro, ora che le vacanze sono agli sgoccioli, e per la maggioranza finite, «ben un italiano su tre si scopre più stressato di prima».
A dirlo è uno studio di In a Bottle condotto online su 1.500 persone e su venti esperti tra psicologi, sociologi e nutrizionisti per spiegare come affrontare il post-vacanze.
Gli aspetti più temuti dagli italiani sono il ritorno alla routine, le ansie sul lavoro, i colleghi, la vita da pendolare e gli obblighi familiari.
«Lo stress - commenta Giandomenico Bagatin, psicologo e psicoterapeuta - è dovuto a frustrazione e non al mancato riposo. Le persone lo avvertono perché non riescono ad appagare i propri bisogni. Le vacanze possono essere piacevoli, ma se si torna alla vita di tutti i giorni e questa è insoddisfacente il rischio è quello di essere più stressati di prima».
Per affrontare il rientro, secondo l’esperto, bisogna «darsi le giuste priorità cercando di capire quello che davvero desideriamo. Poi è necessario fare un programma serio di gestione del tempo in cui dobbiamo impegnarci, già prima del rientro, a trovare spazi per fare le cose cui teniamo davvero». Infine, i tipici eccessi della vacanza mettono alla prova anche la salute: «Spesso - dice Luca Piretta, specialista in scienze della nutrizione - ci sono sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-veglia, abuso di alcolici, talvolta sport estremi o di resistenza affrontati senza preparazione. Per recuperare bisogna cominciare dalla prima colazione: studi dimostrano che saltarla riduce la capacità di concentrazione e il rendimento nelle attività fisiche».
Tra i consigli anti-stress troviamo anche: dormire molto e bene (eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana); fare movimento, perché aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio; seguire un’alimentazione corretta; stare alla luce del sole, magari, quando possibile, trascorrendo la pausa pranzo all’aria aperta; essere ottimisti, coltivare pensieri positivi spostando l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità; niente tecnologia in camera da letto: il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al sonno, considerandola un «prolungamento» del salotto.
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