Campidoglio
##Roma, Raggi perde il terzo assessore ma rilancia Patto per Roma
De Vincenti: i soldi andranno a Parigi o Los Angeles
Roma, 27 set. (askanews) - La linea del Campidoglio è minimizzare. Dall'entourage della sindaca Virginia Raggi trapela che la rinuncia dell'ex magistrato della Corte dei Conti Salvatore Tutino a ricoprire la carica di assessore capitolino al Bilancio "è fatto un mediaticamente importante, ma non incide nel lavoro quotidiano di Palazzo Senatorio che procede nell'ordinaria amministrazione". Tutino era solo una delle persone prese in considerazione, dice la stessa sindaca.
Raggi, dicono ancora, "si prenderà tutto il tempo necessario per le nomine" anche se la sindaca, sempre a margine dell'audizione in Senato sullo stato dello sport a Roma e le Olimpiadi 2024 aveva detto che il nome del successore di Marcello Minenna e Raffaele De Dominicis (ufficialmente ancora non revocato) sarebbe arrivato molto presto.
Spente le luci e le musiche della kermesse palermitana, e registrata anche l'archiviazione dell'indagine sulle sue consulenze per la Asl di Civitavecchia, Raggi è tornata nelle strettoie romane che aveva abbandonato sabato: il nome dell'assessore al Bilancio, che avrebbe dovuto annunciare domani alla Giunta, convocata per le 15, non c'è e non c'è idea, nonostante le rassicurazioni, su chi convincere ad accettare la poltrona più scomoda di questa Giunta, sottoposta ai tiri incrociati interni ed esterni alla maggioranza capitolina. Ancor più lontani i nomi dell'assessore alle Partecipate, del Capo di Gabinetto, e dei vertici di Atac e Ama.
Che l'assessore al Bilancio sia necessario, però, lo rivela lo stesso annuncio lanciato dalla sindaca in Senato: "Chiederemo formalmente al Governo di impegnare i fondi che prevedeva di investire nella città di Roma a prescindere dalle Olimpiadi", spiega Raggi. Questo negoziato con Palazzo Chigi sulle risorse necessarie a mandare avanti la Capitale era stato iniziato dall'ex assessore Minenna ancora sotto la gestione commissariale. Raggi ha spiegato in audizione che Roma come città metropolitana dal prossimo anno avrà i conti in rosso perché non potrà più contare sull'esazione della tassa di circolazione per assicurare a Roma e ai comuni limitrofi i servizi essenziali. "Sicuramente avremo un'interlocuzione col Governo per spostare questi fondi dal grande evento nel quotidiano", dice ancora Raggi che chiede all'esecutivo nazionale un passo per Roma come fatto per Milano. Raggi avverte Renzi: "Spero che nessuno provi a fare il ricatto "se non ti candidi ai giochi ti tolgo i soldi perché Roma è capitale d'Italia anche senza i giochi", dice ancora. Ma da Palazzo Chigi arriva una netta chiusura: "Il Comune di Roma è il Comune più aiutato dallo Stato italiano, grazie ai soldi per il debito, fatto dai romani e pagato dagli italiani. Se il sindaco Raggi non riesce ad averne contezza può agevolmente chiedere al suo assessore al bilancio. O a chi per lui", le risponde il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti,
"Siamo pronti al Patto per Roma - prosegue l'esponente dell'esecutivo - ma il sindaco Raggi non pensi di bluffare con noi: i soldi che sarebbero arrivati su Roma per le Olimpiadi andranno a Parigi o a Los Angeles. Aver rinunciato alle Olimpiadi toglierà perciò risorse alle periferie romane".
"Quando avrà voglia di passare a Palazzo Chigi - conclude De Vincenti - il sindaco troverà la porta aperta e le spiegheremo nel dettaglio come funziona un bilancio pubblico". In assenza di assessore dedicato questo appuntamento dovrà essere, però, di necessità spostato più in là.
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