Rai
Rosa papabili direttori (interni)si affina.Ma quadra ancora non c'è
Ipotesi Sciarelli a Tg1.Nomine potrebbero slittare oltre giovedì
Roma, 15 ott. (askanews) - La rosa dei papabili per scegliere i direttori di Reti e testate in Rai si è fatta più precisa - pare che per il Tg1, ad esempio, la lista si sia ridotta a tre nomi se non a due - e la decisione sta per arrivare ma non è detto sia una questione di giorni. L'appuntamento con il Cda di giovedì prossimo potrebbe essere determinante ma i giochi non sono ancora fatti. Saranno importanti le prossime 48 ore con i contatti tra i due azionisti di governo, M5s e Lega, che procedono incessantemente.
Oggi i Cinquestelle hanno fatto filtrare una certa irritazione - alla quale gli uomini di Salvini non hanno replicato riconducendola più alle diverse sensibilità dentro M5s che ad altro - per le parole del leader del Carroccio sulla Rai. In una intervista al "Messaggero" Salvini ha spiegato: "Noi non siamo degli epuratori. Anzi, per me in Rai qualcuno di quelli nominati da Renzi dovrà restare". Insomma l'obiettivo, ha sottolineato Salvini confermando di essere ben dentro la questione, è quello di "valorizzare le risorse interne e non di lottizzare". Parole alle quali fonti Cinquestelle hanno ribattuto ricordando che "le nomine non le fa Salvini", sottolineando ancora "competenza e imparzialità" dell'ad Fabrizio Salini e del presidente Marcello Foa. Insomma "la Rai deve restare libera da pressioni politiche" perchè questa è l'unica condizione per rilanciarla. Comunque, si fa notare in ambienti della maggioranza, che se ci fossero ancora nodi da sciogliere sul fronte dei provvedimenti economici l'affaire Rai potrebbe slittare ancora, finendo in un Cda della settimana prossima. Non solo per motivi di tempo ma anche perchè in qualche modo tutto si tiene, la realizzazione degli adempimenti sul fronte fiscale contenuti nel contratto di governo e la "nuova" Rai disegnata dal governo giallo-verde.
Secondo alcune fonti a vagliare i candidati alle direzioni sarebbe stato anche Foa, insieme all'ad Salini, coinvolgimento del tutto irrituale perché non previsto né dalla legge di governance sulla Rai né dallo Statuto. Un punto fermo, nel dialogo M5s-Lega - proseguito per tutto il week end -, comunque c'è: non saranno scelti direttori esterni alla Rai. Sarebbe così tramontata l'ipotesi di un arrivo al Tg1 dell'inviato di Sky Tg24 Andrea Bonini preferendo i nomi di Franco Di Mare o Gennaro Sangiuliano. Il terzo nome sul Tg1, inoltre, come spiegano altre fonti, sarebbe quello della giornalista Federica Sciarelli.
Domani, intanto, ci sarà l'audizione del ministro dell'Economia Giovanni Tria in commissione di Vigilanza con il Pd che concentrerà la sua attenzione su rispetto del contratto di servizio e sui conti dell'azienda.
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