DOPO 19 ANNI
Rotte, c’è l’unanimità sui decolli
Finalmente accordo tra i sindaci: Sea ora può compensare
Lo “Scenario ottimale” è finalmente realtà. A 19 anni dall’apertura di Malpensa 2000 i sindaci del territorio (riuniti nella Commissione ambientale aeroportuale con Enac, Enav, Sea e Provincia) hanno finalmente espresso voto unanime sul quadro definitivo dei decolli. È un passaggio storico nei rapporti con l’aeroporto sfiorato già il 23 febbraio 2015, quando gli allora amministratori trovarono un’intesa che però non fu ratificata dai nuovi sindaci - in particolare dal sommese Stefano Bellaria - subentrati con le elezioni amministrative di tre mesi dopo.
Sono cinque le proposte inserite nel nuovo scenario, discusse in Commissione Malpensa a Casorate Sempione e già approvate dai consigli comunali di Somma Lombardo e Arsago Seprio. La prima (e più importante) riguarda l’eliminazione, nei tre mesi estivi, del cosiddetto shift orario tra le due piste. In questo modo si elimina l’utilizzo per un’ora in più al giorno della 35Left (quella da cui partono gli aerei che sorvolano Somma e Golasecca) rispetto alla 35 Right (Arsago e Casorate). La seconda modifica prevede un alleggerimento delle due rotte ora maggiormente penalizzate, ovvero 320 (Somma Bassa) e 358 (Arsago-Mezzana), mentre la terza prevede una verifica puntuale dei ratei di salita e dei punti di virata degli aeromobili. Il quarto punto richiesto dai Comuni è il rigoroso rispetto degli orari di inversione delle piste (dalle 23.30 alle 6.30) per impedire lo stop ai decolli notturni verso nord. Infine, al quinto si pone l’attenzione sul problema dei cargo, spesso obsoleti, rumorosi e inquinanti.
La votazione dello “Scenario ottimale” era indispensabile per procedere con la definizione della cosiddetta zonizzazione acustica dell’aeroporto e dunque attivare finalmente, appunto dopo 19 anni, il confronto con il gestore aeroportuale Sea sulle misure compensative contemplate dalla normativa. Soddisfatto per l’unanimità raggiunta, il presidente del Cuv Dimitri Cassani (Casorate) non si illude: «Siamo all’inizio di un cammino molto lungo che dovrà essere compiuto per arrivare alla redazione del Piano di zonizzazione acustica. Documento che, secondo le recenti modifiche normative, dovrà essere sottoposto a procedura di Valutazione ambientale strategica con conseguente allungamento dei tempi di approvazione. Ma oggi abbiamo avviato il timing e abbiamo tolto ogni alibi a chi rispondeva alle nostre richieste ricordando che eravamo inadempienti».
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 2 dicembre
© Riproduzione Riservata