DELOCALIZZATE
Ruspe a luglio sugli ultimi 104 immobili
A Case Nuove presentato il piano
Sarà l’ennesima estate di cantieri per Case Nuove. Dopo la prima fase di abbattimenti degli immobili delocalizzati e la costruzione del collegamento ferroviario T1-T2, le ruspe sono pronte a tornare nella frazione a ridosso di Malpensa per radere al suolo le ultime villette fantasma. «Le demolizioni delle case delocalizzate inizia a metà luglio».
Lo ha riferito l’altra sera in assemblea di quartiere Ilaria Ceriani, assessore all’Urbanistica con una delega in pectore proprio a Case Nuove. In giunta infatti è colei che più di ogni altro si è presa a cuore le sorti dei circa 200 residenti rimasti a vivere tra i due terminal dell’aeroporto, tanto da aver aperto una sorta di ufficio distaccato nella sala civica di via Moreno in cui riceverà a partire dalla mattina di lunedì 3 luglio.
Le ruspe della Regione Lombardia arrivate nel 2015 hanno già raso al suolo 102 immobili nei tre Comuni di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Ferno. Tra meno di un mese torneranno per abbatterne altri 104, di cui 59 a Lonate Pozzolo, 33 a Case Nuove e 12 a Ferno. Se si considera che, complessivamente, furono 536 le unità immobiliari, corrispondenti a circa 250 immobili, acquisite da Regione Lombardia con i due bandi di delocalizzazione (2001 e 2007), si può dire che il problema è risolto. Sono pochissime infatti le case che rimarranno ancora in piedi, di cui la stragrande maggioranza è già stata riconvertita in sede di associazioni del territorio.
Scomparse le case fantasma, sinonimo di degrado, microdelinquenza e abusivismo negli ultimi diciotto anni, si potrà incominciare a pianificare il futuro.
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