Siria
Russia respinge inchiesta Onu attacchi chimichi forze Assad
Per Mosca le prove sono "non convincenti", no a sanzioni
Roma, 28 ott. (askanews) - La Russia ha respinto come "non convincenti" le conclusioni di un'inchiesta a guida Onu che accusa la Siria di aver realizzato tre attacchi chimici e ha detto che non appoggerà richieste di sanzioni contro il regime di Bashar al Assad.
"Noi crediamo che non ci siano prove per alcuna azione punitiva. Semplicemente non ce ne siano", ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vitaly Churkin ai reporter, dopo una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza al Palazzo di Vetro.
La commissione congiunta Onu-Organizzazione per la probizione delle armi chimiche ha concluso la sua inchiesta sostenendo che tre volte le forze di Assad hanno usato armi chimiche in attacchi contro villaggi nel 2014 e 2015.
E' la prima volta che un'inchiesta internazionale punta il dito in maniera così diretta contro il regime di Assad dopo anni di negazioni da parte di Damasco. Ma per la Russia, alleata di Assad, le prove non sono sufficientemente forti da giustificare sanzioni. "Nella gran parte dei casi...non sono sostanziate da sufficienti basi testimoniali, prima di tutto prove materiali, sono piene di contraddizioni e, di conseguenza, non convincenti".
(Fonte Afp)
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