BRISSAGO
Saint Leger: la principessa è tornata a casa
Strizzata in un abito attillato nero con il collo di pizzo, i capelli raccolti e una frangia corta che incornicia il viso e sottolinea lo sguardo inquieto e il carattere forte e deciso. Così il maestro scapigliato Daniele Ranzoni (1843-1889), uno dei ritrattisti più ricercati dall’alta società, con la sua pennellata sfatta e la stesura vaporosa ritrae Antonietta di Saint Leger (1856-1948), una delle figure di riferimento dei salotti culturali tra Ticino e Lombardia nella seconda metà dell’Ottocento.
Di origine russa (la tradizione la vorrebbe figlia naturale dello zar Alessandro II), Antonietta sposò in terze nozze l’ufficiale anglo irlandese Richard Fleming de Saint Leger, con il quale acquistò nel 1885 le isole di Brissago, in Ticino. Erano due isole rocciose e deserte, che in passato avevano ospitato prima una fabbrica di dinamite poi la produzione di composti chimici. Antonietta le trasformò, trasportando in barca terra fertile, in due isole lussureggianti, con piante rare ed esotiche importate da ogni parte del mondo.
Fu proprio nella sua villa sull’isola di San Pancrazio, la più grande delle due, che Daniele Ranzoni, provato da una degenza nel manicomio di Novara per la diagnosi di malattia mentale, ritrovò la bella vita degli anni in cui a Ghiffa frequentava villa Ada e la famiglia Troubetzkoy. Nel cenacolo che gravitava attorno alla principessa Antonietta, famosa per le sue feste che le valsero il titolo di «La sirena», passarono scrittori, artisti e musicisti, tra cui Giovanni Segantini, James Joyce e il compositore Ruggero Leoncavallo.
Furono per Ranzoni mesi di ritrovata serenità. Per ricompensare la sua ospite l’artista realizzò una veduta delle isole e il ritratto della padrona di casa. La tela, tra gli ultimi capolavori di Ranzoni, considerata tra i più intensi ritratti psicologici dell’Ottocento europeo, è rimasta nel salotto della villa fino a che, sommersa dai debiti, la principessa fu costretta a vendere le due isole (oggi parco botanico di proprietà del Canton Ticino) e alienare tutti i suoi beni. Antonietta tenne con sé fino all’ultimo il ritratto, che fu poi messo all’asta: acquistato dall’avvocato di famiglia Francesco Borella, fu da lui rivenduto al celebre collezionista milanese Giacomo Jucker (che lo pagò tre volte tanto).
A novant’anni da questi eventi le Gallerie Maspes di Milano riportano il dipinto (oggi in collezione privata) sulle isole con una mostra, curata da Francesco Luigi Maspes ed Elena Orsenigo, che documenta la genesi del capolavoro e permette di conoscere la figura eclettica a ancora misteriosa della committente.
«La principessa di Saint Leger. Ritorno alle isole di Brissago» - Hotel Isole di Brissago, Lago Maggiore (Svizzera), fino al 15 ottobre da lunedì a domenica 9-18, 02.863885; ingresso gratuito ma vincolato al biglietto di ingresso alle Isole: www.isolebrissago.ch.
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