IL COMMERCIO
Saldi, oggi il primo test
Parte il periodo degli sconti. Pessimismo imperante: «Troppi ribassi ravvicinati e negozi vuoti»
Saldi troppo vicini. Troppo vicini al Natale, troppo vicini ai grandi acquisti per le feste di fine anno. Risultato, oggi, venerdì 5 gennaio, partono, molti non lo sanno e la città, soprattutto, è ancora vuota. «Sarà anche a causa dell’influenza o perché tanti sono partiti, ma davvero una Varese così vuota all’inizio dell’anno non la ricordiamo da tempo, non c’è nemmeno in giro nessuno a curiosare con l’intenzione di tornare nelle prossime ore ad acquistare». Sara Calzoni è presidente Fismo, settore monda della Confesercenti territoriale. La situazione a poche ore dall’inizio dei saldi è surreale: pochi acquirenti anche potenziali.
La sensazione poi è che sotto la parola “sconti” o promozioni non pubblicizzate con cartelli ma solo via messaggino, i saldi in realtà partano molto tempo prima. Per la gioia dei clienti affezionati ma non delle associazioni di categoria.
«La questione è sempre molto delicata, quando si tratta di saldo in anticipo, camuffato, è concorrenza sleale. Inutile girare attorno al fenomeno - dice Rosita de Fino, direttore territoriale di Confesercenti regionale -. Lo sconto che in realtà è un saldo, partito al 30 per cento, porta l’avvio vero e propri dei saldi a uno sconto immediato anche del 50 per cento, senza gradualità.
«Inoltre ricordiamo che dicembre è stato altalenante, perché nel mese precedente vi sono stati molti acquisti con iniziative come il Black Friday, che hanno fatto registrare ottime vendite». «Non c’è più l’attesa dei saldi - dice Alessio Sperati,vicepresidente della Confesercenti territorale -. Le persone comperano nel Black Friday e poi più nula per due settimane e questo fa male sopratutto ai piccoli commercianti».
Articolo sulla Prealpina di venerdì 5 gennaio.
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