NUOVI APPROCCI
Salute, un bene da difendere
In Italia la mortalità per cancro sta scendendo dell’1 per cento l’anno, con un costante aumento della sopravvivenza. Attualmente le persone in vita dopo una diagnosi di tumore sono più di tre milioni, il 4,9 per cento dell’intera popolazione. Va tenuto conto, inoltre, che di molte neoplasie oggi si guarisce.
Notizie confortanti grazie a una medicina sempre più mirata, nuovi approcci diagnostici, terapie personalizzate, farmaci antitumorali a bersaglio molecolare e immunoterapici, ma tutto ciò comporta gravi problemi economici per il Servizio sanitario nazionale che ha il dovere morale di curare nello stesso modo tutti i cittadini.
Per affrontare questa rivoluzione terapeutica in atto, una commissione tecnico-scientifica, alcune associazioni di pazienti e un gruppo di parlamentari hanno presentato al governo un progetto dal titolo: «La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere».
Tra le proposte del progetto, una tassa sul fumo e su altre attività potenzialmente cancerogene per un fondo da spendere nell’acquisto di farmaci innovativi da parte delle Regioni, con una uniformità di trattamento per i pazienti oncologici su tutto il territorio nazionale.
Anche nel settore dell’oncoematologia lo scenario sta cambiando. La necessità di nuovi strumenti diagnostici e di farmaci più efficaci (il tutto molto costoso) si scontra con le diminuite risorse economiche. Per il linfoma di Hodgkin e il mieloma multiplo le difficoltà vengono affrontate e in parte risolte con una visione «sistemica» di protocolli diagnostico-terapeutico-assistenziali (quando è possibile a casa del paziente), grazie a una sempre più fattiva collaborazione con il medico curante. (g.c.s.)
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