LA CORSA
San Martino si prende il Crocione
Sotto la pioggia battente appassionante duello con Sant’Ambrogio. Alla fine Totò condotto da Andrea Mari s’aggiudica il Palio di Legnano
Fa festa San Martino: il palio di Legnano va alla contrada capitanata da Antonio De Pascali col fantino Andrea Mari detto Brio che ha condotto Totò alla vittoria.
La sera di domenica 29 maggio, sotto la pioggia battente (annullata la sfilata storica), il Palio di Legnano s’è consumato in un atto finale concitatissimo.
Alla mossa finale, gestita con autorevolezza da Massimiliano Narduzzi, l’unico cavallo sempre in posizione è stato proprio Totò, montato da Brio: il teatrino inscenato da Sant’Erasmo (Giuseppe Zedde detto Gingillo su Berlucchi), Sant’Ambrogio (Antonio Siri detto Amsicora su Paw Patrol) e La Flora (Elias Mannucci detto Turbine su Last Second) l’ha pagato quest’ultima, piantatasi di tre quarti sulla linea del canape dopo due false partenze dovuta alla refratterietà di Turbine a prendere posizione.
Sant’Ambrogio invece, alla mossa decisiva, è scattato subito in testa, seguita da San Martino, e ha condotto fino a mezzo giro dall’arrivo con Sant’Erasmo che alla lunga non ha retto il ritmo imposto dai battistrada. Decisivo, sul perfetto terreno del... “Mari”, è poi stato l’attacco di Brio sulla dirittura opposta all’arrivo: cinquanta metri di nerbate, sorpasso all’esterno, chiusura sul taglio della curva a destra come fosse la piega di San Martino nel Campo di Siena e vittoria per (almeno) una testa. Certo, col senno di poi ci sarà chi penserà che questa finale si sia decisa prima delle nerbate tra Brio e Amsicora. Questo è il bello del Palio: ogni dubbio si dissipa nella gioia e nella delusione finale, come fa la morte con chi sta in battaglia.
Andrea De Cortes, detto Aceto, gran signore del Palio, non solo senese, era in tribuna. E alla fine ha sorriso, abbracciando Mari, prima che il fantino fosse portato in trionfo dai contradaioli biancoblù, zuppi d’acqua e di gioia. Il Crocione del 2016 va a loro.
© Riproduzione Riservata