SOSPIRO DI SOLLIEVO
Sanità gratis per i frontalieri
«Una bella vittoria di squadra, ma ora ridateci i nostri soldi». Molti avevano già pagato o erano rimasti senza medico
Il can can è durato otto mesi ma, alla fine, è stata risolta la questione del pagamento della sanità per i frontalieri. Dopo settimane di polemiche, mozioni in Parlamento, manifestazioni, riunioni, prese di posizione e scaricabarile si è arrivati alla decisione: i 25mila varesini pendolari in Svizzera non dovranno pagare dai 500 ai 2.800 euro l’anno per farsi curare in Italia. La notizia è arrivata dai parlamentari del Partito democratico che, attraverso il viceministro all’Economia e Finanze Luigi Casero(Ncd) e il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, hanno annunciato che proprio in questi giorni le Regioni hanno ricevuto una circolare per applicare il dietrofront rispetto al caos partito con le voci del luglio scorso e andato avanti con maggiore insistenza da gennaio a oggi. Si spera che la comunicazione ministeriale sia più chiara rispetto a quelle precedenti, dove il “burocratese” aveva indotto alcune Asl, fra cui quella di Varese, a un’interpretazione restrittiva, dove il lavoratore era tenuto a pagare.
A seguito del chiarimento con Palazzo Chigi, i parlamentari del Pd, fra cui i varesini Daniele Marantelli, Maria Chiara Gadda, Paolo Rossi e Angelo Senaldi, sostengono che «i frontalieri non sono tenuti a versare ulteriori contributi al Sistema sanitario nazionale, perché essi sono oggetti di tassazione alla fonte e una quota del gettito fiscale viene ristornato all’Italia secondo l’accordo internazionale con la Svizzera». Vale a dire ciò che su queste pagine si afferma da mesi ma che, in parte, non veniva applicato con un rimpallo stucchevole di responsabilità fra Regione, Governo e Parlamento dove, di mezzo, sono finiti i cittadini: chi ha pagato la tessera sanitaria e chi è rimasto senza dottore per due mesi, attendendo la “cura” della politica.
Ora è arrivata la soluzione: «Grazie alla pressione di tutti i giocatori in campo – afferma Eros Sebastiani, presidente dell’associazione Frontalieri Ticino che con Graziano Storari e Claudio Farinelli ha alzato le barricate sulla questione – di cui anche noi abbiamo una grossa parte, si è arrivati a questa vittoria. Ora chiediamo al Governo e alla Ragioneria dello Stato di ridare immediatamente la somma versata ai frontalieri che hanno ingiustamente pagato la sanità. Ringraziamo ancora una volta tutti i politici che si sono adoperati». L’elenco comprende quasi tutto l’arco costituzionale: Stefano Candiani, Nicola Molteni (Lega nord), Daniele Marantelli, Angelo Senaldi, Enrico Borghi (Pd), Stefano Lucidi, Vito Crimi (Movimento 5 stelle) e i consiglieri regionali Alessandro Alfieri (Pd), Paola Macchi (M5s), Luca Marsico (Forza Italia) e l’assessore Francesca Brianza (Lega).
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