DEGRADO
Sant’Anna, water con vista parco
Il villaggio periferico fa i conti con i problemi di abbandono e carenza di manutenzione
Parchi malconci, marciapiedi inesistenti, piante non potate da tempo immemorabile: il quartiere Sant’Anna reclama più attenzione: «Non siamo cittadini di Serie B», sbottano alcuni residenti durante il tour all’interno del villaggio al confine con Cassano. A scatenare le proteste sono soprattutto le condizioni di alcune aree verdi – anche molto frequentate - che presentano problematiche irrisolte da troppo tempo.
Prendiamo ad esempio il parco Cascina Rossi, che sorge nell’omonima via. Chi avesse bisogno di andare in bagno farebbe meglio a tornarsene a casa, o perlomeno a recarsi in qualche bar. Il bagno del parco, infatti, si presenta così: porte spaccate per metà (e per l’altra metà imbrattate da scarabocchi), water inutilizzabili, foglie secche dappertutto.
Altro parco, altre magagne. Nell’area verde di via Giotto i bagni non è che siano inutilizzabili: non ci sono proprio. Anche in questo caso, dunque, chi dovesse averne bisogno, si rassegni.
Ma anche fuori dai parchi c’è qualcosa che non funziona. Come fa notare Alessandro Zanchi, esponente del comitato spontaneo del quartiere di Sant’Anna, su molti alberi del villaggio la potatura non viene effettuata dalla notte dei tempi. Tanto che qualche ramo ormai fa capolino nelle finestre delle abitazioni.
Sorvolando – si fa per dire – sullo steccato divelto e gravemente arrugginito all’esterno della scuola dell’infanzia Maria di Nazareth, approdiamo in piazzale Gabriele D’Annunzio, dove un paio di automobili giacciono abbandonate da tempo immemorabile (una delle due è parcheggiata in parte sulle strisce pedonali). Nello stesso piazzale, a pochi metri dai giochi dei bambini, si può ammirare una fittissima distesa di foglie secche, sotto le quali è possibile rinvenire anche oggetti abbandonati, oltre all’immancabile spazzatura.
Le ultime (ma non meno importanti) segnalazioni riguardano alcune situazioni di potenziale pericolo per pedoni e ciclisti: in via Redaelli le radici di un albero hanno notevolmente rovinato la strada in alcuni punti, rendendola parecchio insidiosa; in via Cassano Magnago in diversi tratti non è presente il marciapiede (sul lato destro della strada, per chi proviene da Busto). «Considerando che in via Cassano le auto sfrecciano a tutta velocità – osserva Zanchi -, l’assenza di marciapiede rappresenta un pericolo per chi si sposta a piedi, compresi gli alunni delle elementari e medie di via Comerio».
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