Jamini Roy
Sapori d'India a Lugano
Al museo delle Culture la grande retrospettiva dell'artista originario di Bengali curata da Caterina Corni
Non è un caso che la curatrice della mostra di Jamini Roy a Lugano, al Museo delle Culture, sia Caterina Corni, figlia di Azelio, noto artista e per anni docente al Liceo artistico Candiani di Busto Arsizio. Caterina, classe 1979, casa e studio a Castelletto Ticino, si è laureata in storia dell’arte con una tesi sull’artista indiano Subodh Gupta.
Jamini Roy (Bengali 1887-1972) onorato con il Premio di Stato «Padma Bhushan» nel 1955, è stato riconosciuto come uno dei più famosi allievi di Tagore e colui che ha contribuito alla nascita dell’arte contemporanea in India. Le sue opere apparvero in mostra per la prima volta al British India Street di Calcutta nel 1938, nel ‘46 a Londra e nel ‘53 a New York. A seguito di una ricerca durata oltre un anno, i 70 capolavori esposti a Lugano vedono la loro provenienza dalla Collezione Kumar di Londra, dal Museo Etnologico dell’Università di Zurigo e da alcuni collezionisti privati. Lo sguardo di Roy verso il suo mondo è di stupefacente nobilitazione nei confronti di luoghi e persone comuni e di infantile ammirazione verso il mondo animale sempre ritratto di profilo dove sacralità e fiaba paiono fondersi. L’operazione concettuale compiuta da Roy nello stendere un ponte tra arte orientale e arte occidentale si comprende nei componimenti dove l’artista, definito non a caso il Matisse d’oriente, affronta le tematiche religiose quali la «Crocifissione», «La fuga in Egitto» e «L’ultima cena», aprendo a una comunione spirituale inimmaginabile sino a pochi decenni prima.
Jamini Roy - Lugano-Castagnola, Museo delle Culture, fino al 23 agosto, da martedì a domenica ore 10-18, ingresso 12/8 franchi, info 004158.8666960.
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