IL DISSERVIZIO
Sbarre bloccate: «Rfi, ora basta»
Passaggio a livello in tilt per due ore a causa di un guasto sulla linea. Il sindaco alza la voce
Le sbarre dell’unico passaggio a livello del paese sono rimaste abbassate per un paio d’ore, la mattina di ieri, venerdì 8 dicembre, a causa di un guasto sulla linea ferroviaria che collega Varese a Milano. E ancora una volta, la viabilità è andata in crisi in via Morazzone e in via Roma.
Dopo essere stata informata, il sindaco Cristina Bertuletti ha ammesso: «Registriamo questo problema ancora una volta nell’arco di pochi giorni. Faremo una richiesta formale a Rfi (Rete Ferrovie Italiane) per capire quale sia l’origine di questi disservizi così frequenti alla rete. Già la scorsa settimana, ci sono stati problemi simili e il passaggio a livello era rimasto bloccato per ore. Non mi spiego i continui disservizi nonostante l’automazione e tutti gli investimenti sulla linea, dovrebbe essere tutto molto più veloce».
Il sindaco da anni sprona le ferrovie a prestare maggiore attenzione al territorio.
«Come è noto, non ci sono gli spazi e i modi per eliminare il nostro passaggio a livello, interrando la ferrovia. Dobbiamo convivere e adattarci, ma non sopportare sempre i disservizi», ha aggiunto Cristina Bertuletti, spostando poi l’attenzione su un problema che affligge la comunità.
«Da troppo tempo è in fase di definizione l’accordo per l’utilizzo dei locali della stazione: per noi resta una nota dolente anche perché l’area si sta degradando».
«Abbiamo presentato - ha concluso Cristina Bertuletti - il progetto per l’utilizzo e la cura del primo piano della stazione a carico di una cooperativa dei disabili “Magari domani onlus” per un progetto di autonomia, il famoso “dopo di noi”, in modo che gli spazi fossero utili a un progetto sociale, ma Rfi lo ha bocciato».
Forse Rfi ritiene che la stazione non possa essere un luogo sicuro per la cooperativa e il Comune, al contrario, «ha valutato la vicinanza con i trasporti un elemento qualificante per la costruzione di una rete di sostegno, autonomia e lavorativa per i disabili».
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