IL CASO
Scarichi puzzolenti nel Verbano
Denunce social da giorni. Intervento dei tecnici: liberato il collettore fognario intasato
Già dal pomeriggio di sabato 18, fino a ieri mattina, lunedì 20 novembre, gli utenti hanno gridato allo scandalo, alla vergogna, chiedendosi come si possa parlare sempre più spesso di città a vocazione turistica con queste situazioni tutt’altro che episodiche.
In effetti attorno all’area l’odore era davvero presente ed era possibile vedere, anche ad occhio nudo, una grande quantità di carta igienica e di altri resti, insieme ad acqua torbida e puzzolente.
Insomma, i termini non saranno felici ma quello che si poteva osservare sembrava uscito proprio da un tiro di sciacquone.
Come detto, non è la prima volta che questo accade e in altre occasioni, sempre documentate con fotografie, taluni sversamenti sono avvenuti nell’area del Porto Lido dove un grosso tubo, posizionato accanto alla passerella che si deve compiere per raggiungere i posti barca, buttava in acqua sostanze della stessa fattezza.
Alcune persone sostengono che non succede solo quando piove perché anche d’estate ci sono episodi del genere.
Il sindaco Andrea Pellicini, contattato per avere informazioni, ha risposto mediante una breve nota stampa che «gli uffici competenti del Comune di Luino hanno accertato che si è trattato di un intasamento del collettore intercomunale di viale Dante gestito da Verbano SpA.
La Verbano, a sua volta, ha chiesto l’immediato intervento della società di manutenzione Prealpi Servizi, che effettuerà il lavoro di riparazione nelle primissime ore del pomeriggio. Sono state altresì allertate Arpa e Provincia di Varese».
Mauro Fiorini, presidente della Verbano SpA, già ieri, poco dopo le 15, ha confermato che il guasto, «l’intasamento», era stato liberato dagli operatori di Prealpi servizi che già dalla mattina si sono impegnati nella bonifica.
Lo stesso Fiorini, che è andato sul posto una volta avvertito dagli uffici comunali, ha tenuto a ridimensionare l’episodio rispetto a quello che può essere l’impatto delle fotografie.
Nelle settimane scorse, sempre a proposito di scarichi fognari che riguardano invece alcuni palazzi di proprietà del Comune, si è fatta sentire anche la voce di Legambiente per chiedere che siano, essendo pubblici, portati a norma.
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