SERIE D
«Scegliere Varese è stato facile»
Cristian Longobardi: «Non si può rifiutare una piazza del genere»
In attacco il Varese ha deciso di andare sul sicuro affidando il reparto a due bomber di un certo peso: Hernan Molinari e Cristian Longobardi, entrambi classe 1982 e con un curriculum che parla per loro.
I numeri dei due bomber sono impressionanti: 246 gol in 311 partite per l’argentino; 129 gol in 257 gare tra C1 e C2 per Longobardi che in serie D invece ha totalizzato 62 gol in 139 presenze.
Se Molinari raggiungerà il gruppo lunedì, una volta tornato dal Sudamerica, Longobardi suda a Chatillon già da giovedì col resto dei compagni.
«Le sensazioni sono molto positive - le sue parole -; conoscevo già qualche compagno e pian piano avremo modo di fare gruppo. Mister Iacolino lo conoscono tutti di fama e in questa categoria è una garanzia. Le premesse per far bene ci sono tutte».
La trattativa, come conferma il giocatore, non è stata una passeggiata...
«In verità scegliere Varese è stato facile perché non si può rifiutare una piazza del genere; se la trattativa è andata un po’ per le lunghe ed è durata più del previsto è stato soltanto per questioni mie personali, perché lasciare la mia famiglia lontana non è stato facile».
L’attaccante originario di Pomigliano d’Arco si è stabilito a Cesena con sua moglie e sua figlia. Considerati i suoi numeri, i tifosi si aspettano tanto da lui. Alto 1 metro e 83, vanta una carriera tra D, C2 e C1. Picchi di rendimento tra il 2004 e il 2007 con il Boca San Lazzaro (92 partite, 38 reti) e tra il 2007 e il 2009 con il San Marino (62 gare, 28 gol). Poi otto stagioni tra C1 e C2 con Rimini, Viareggio, Bassano Virtus, Gubbio e Delta Porto Tolle, prima di accettare di scendere in D e di rilanciarsi alla grande con la maglia del Sestri Levante nel 2014/2015 (36 partite, 21 reti).
Ma a portare Longobardi in copertina è stata sicuramente la stagione 2015/2016, nella quale è diventato un idolo del “Tardini” contribuendo alla promozione del Parma dalla D alla C.
Infine, l’ultima annata spezzata in due: la prima parte alla Lucchese in C (6 presenze), la seconda all’Imolese in D (16 partite, 7 marcature).
Di sicuro un giocatore importante e di grande esperienza, valido anche nel caso di salto del Varese in C.
«La società è stata chiara, ci ha chiesto di vincere e ce la metteremo tutta». E sui suoi punti di forza dice: «Guardo poco al singolo e tanto alla squadra, si vince tutti insieme e dovremo lavorare tanto perché la squadra è totalmente nuova. Non sarà facile per il mister, io sono pronto a dare una mano in tutto. Ci sono tanti giovani e dobbiamo fare in fretta a costruire il gruppo».
Longobardi non vuole pensare ai numeri.
«Non mi sono posto degli obiettivi. Mi piace molto vincere, questo sì, e ci sono riuscito spesso. In carriera ho vissuto tanti momenti importanti e il mio obiettivo personale è quello di continuare perché riportare in C una città come Varese sarebbe motivo di grande orgoglio».
Il primo esame sarà domenica 30 luglio, in Tim Cup, in trasferta a Pisa.
«Una sfida sicuramente affascinante, andiamo a metterci alla prova» conclude.
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