LA COMPETIZIONE
Schiranna mondiale: è già record
Weekend di gare iridate sul Lago di Varese con la massima partecipazione mai registrata: da venerdì 19 giugno, si affrontano 763 atleti in rappresentanza di 42 nazioni
«Complimenti al Comitato organizzatore per ciò che sta facendo, a dispetto delle note difficoltà economiche».
Le parole di Antonio Rossi in apertura della conferenza stampa di presentazione della prova varesina di Coppa del Mondo di canottaggio sintetizzano al meglio l’atmosfera che si respira. C’è tanto orgoglio, da parte di tutti i protagonisti, per aver riportato il mondo remiero alla Schiranna, vogando contro le avversità. Per ora bisogna accontentarsi di ciò, che non è poco, in attesa di certezze sul futuro che vadano oltre le esibite dichiarazioni d’intenti.
L’evento che scatterà nel pomeriggio di domani con le batterie per gli atleti paralimpici è stato illustrato la mattina di martedì 16 giugno a Palazzo Lombardia, sede della Regione. E Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport, ha fatto gli onori di casa: dopo l’«in bocca al lupo» di rito ai vogatori, s’è appellato al Governo affinché «garantisca a Province o Città Metropolitane le necessarie risorse per sostenere gli eventi sportivi».
«La riforma è stata devastante - ha aggiunto Attilio Fontana, sindaco della “città giardino” e membro del direttivo del Col -. Le Province ci sono ma non possono fare nulla. Detto ciò, siamo fieri di questa tradizione che prosegue. Il canottaggio è la storia e il presente della nostra città. Qualcosa che vogliamo difendere con tutte le nostre forze. Ringrazio la Regione e spero che continui ad affiancarci, nel 2016 e negli anni a venire».
In rappresentanza della Provincia ha parlato il vicepresidente Giorgio Ginelli: «Senza addentrarmi nella querelle sulla nostra situazione, ribadisco che abbiamo messo a disposizione risorse, personale e competenze per questa manifestazione, senza sottrarci al nostro ruolo. Le istituzioni hanno fatto squadra per riportare il territorio al centro dell’attenzione mondiale. Confidiamo che sia un successo e che possa rappresentare un eccezionale biglietto da visita».
Vale la pena di ricordare i numeri della seconda tappa della CdM che vedrà al via 763 vogatori provenienti da tutto il globo, portacolori di 42 nazioni.
Un altro record battuto: ad Aiguebelette, nel 2014, erano 682 gli iscritti, mentre a Lucerna, nella sfida tradizionalmente più partecipata, erano 750.
La squadra più numerosa sarà quella italiana, presente a Milano con 14 elementi, ovvero la punta di diamante dell’iceberg del movimento timonato da Giuseppe Abbagnale, presidente della Fic.
«Varese sta dando l’ennesima dimostrazione di grandi capacità organizzative - ha dichiarato -. Ci auguriamo che questo percorso possa continuare perché l’immagine data alla Federazione internazionale e al mondo è stata davvero apprezzata. Sul piano sportivo, la competizione sarà un banco di prova importante per valutare l’avanzamento dei lavori nella costruzione della nostra Nazionale».
La presentazione di ha pure fornito l’occasione per il debutto del nuovo presidente pro tempore del Comitato organizzatore: Claudio Minazzi, numero due della Canottieri Varese, nominato in qualità di membro più anziano del Direttivo.
«La mia abbronzatura è dovuta all’intenso lavoro sul campo di regata - ha scherzato -. Non nascondo quanto sia stato difficile mettere tutto a punto in tempo per l’appuntamento, ma ci siamo. Gli sforzi fatti sono stati ripagati dal record di partecipazione. Speriamo che a premiarci arrivino anche i successi degli azzurri».
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