STRADE PERICOLOSE
Scontro fra auto. Colpa di un cervo
Gravi le condizioni di una donna. I sindaci: «Statale pericolosa, noi senza poteri e risorse»
Rimangono critiche, con prognosi riservata, le condizioni di salute della donna di 32 anni, ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Circolo, che nella serata del 29 marzo è rimasta coinvolta in un incidente stradale sulla SS 394. Il violento impatto è avvenuto nel tratto che da Germignaga porta a Brissago Valtravaglia. La dinamica è al vaglio della Polizia stradale di Luino. All’origine sembra ci sia il tentativo di evitare un cervo: l’automobilista residente a Mesenzana che veniva in direzione opposta (si tratta di uno stimato professore delle scuole medie), pare abbia provato a schivare l’animale selvatico di grosse dimensioni. Alla base dell’urto pare esserci questa manovra ma spetterà agli inquirenti capire quanto è accaduto in quei pochi metri che hanno letteralmente, a causa dell’urto, alzato l’automobile della 32enne di Laveno Mombello fino a farla appoggiare con il lato posteriore sopra un muretto a bordo strada. Il professore non ha riportato particolari lesioni, se non un colpo dovuto all’airbag ma da subito è apparso molto scosso per le condizioni della donna sulla Opel bordeaux.
L’ennesimo incidente lungo quel tratto riapre una polemica antica. La strada non è di pertinenza dei piccoli comuni che attraversa: la competenza è statale. E i sindaci alzano la voce. «Noi non abbiamo poteri di intervento - spiega il sindaco di Germignaga Marco Fazio - ma è importante intervenire a tutela degli automobilisti, visto il passaggio della fauna selvatica». I sindaci vorrebbero intervenire, ove di loro competenza, ma non ci sono risorse: il tratto dove è accaduto lo scontro, fra l’altro, è poco illuminato.
«Il problema di alcuni punti poco illuminati è da prendere in seria considerazione - spiega Giusy Giordano, sindaco di Brissago Valtravaglia - In un tratto particolarmente pericoloso che dà sulla statale 394, noi abbiamo deciso di fare una rotonda, un modo per abbassare la velocità di chi transita sul lungo rettilineo. Insieme ad altri Comuni, inoltre, abbiamo ricevuto un finanziamento per l’installazione di telecamere di sicurezza lungo la strada 394 che avranno certamente un potere dissuasore nei confronti dell’alta velocità. Ora il mio pensiero va soprattutto alla donna ferita e all’altro automobilista che conosciamo e stimiamo tutti».
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