SERIE D
Scoppiettante Pro Patria
L’analisi dell’ottima partenza biancoblù: la forza è nei giovani, in grado di supportare degnamente i big
Pro Patria, obiettivo serie C. Delle ambizioni dei tigrotti si è accorto pure il Crema, espressione di una solida società che in questa categoria è capace di fare la differenza. Ragione per la quale il successo ridotto nei termini, ma enorme per i suoi risvolti, consegna la Pro Patria quale candidata al passaggio di categoria. «Troppo presto per abbassare la tensione e troppo pericoloso pensare che tutto sia facile - ammonisce il d.s. Sandro Turotti -. Il Crema ha confermato che la corsa alla promozione è affollata e che questo girone è probabilmente il più qualitativo e difficile di tutta la serie D». Si sa che l’esperto dirigente ha una sua personale visione del calcio ed è consapevole che basti una virgola fuori posto per mandare a monte una stagione. Tuttavia la classifica e i numeri non si prestano a interpretazioni: 13 punti conquistati dei 15 disponibili (i tigrotti hanno già osservato il turno di riposo), un solo gol incassato, il primo posto in graduatoria e il primo nella classifica marcatori di Mario Santana. Numeri e non solo in questa squadra solida mentalmente e tatticamente alla quale il tecnico Ivan Javorcic ha conferito un ulteriore quid di professionalità. Smaltite le scorie di una stagione complicata, la Pro dà sempre l’impressione di essere gruppo anche quando l’avversario la costringe a soffrire. È successo a Rezzato, si è ripetuto a Grumello e si è evidenziato con un Crema molto organizzato e con individualità di valore assoluto. Per affrontare un avversario così servono qualità tecniche ma anche valori morali che i tigrotti hanno espresso in campo grazie alla covata di giovani a disposizione di Javorcic. La differenza rispetto alla scorsa stagione è imbarazzante: ora si può contare su giocatori che devono imparare il mestiere ma che sono di carattere e umili nel saper convivere in una rosa dentro la quale ci sono spiccate personalità quali Santana, Le Noci o Colombo. La questione dei giovani da schierare obbligatoriamente è dibattuta e non trova unanimità, però quando azzecchi gli acquisti, come pare abbia fatto la Pro Patria per mano del suo d.s., tutto si semplifica e se ne giova lo spogliatoio.
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