IL CASO
Scuola “Addolorata”: sì al trasloco
Il Consiglio comunale ha votato per il trasferimento alle Mazzini. Lega contro il sindaco assente
Punzecchiature politiche e questioni concrete. Che riguardano i bambini e il nuovo anno scolastico. Caso “Addolorata”.
Il trasloco si farà. Spaccatura anche sulle mozioni di Longhini, che erano state sottoscritte da tutta l’opposizione. Dopo una discussione approfondita e una parziale frizione tra Forza Italia e Lega, il voto dell’aula ha ratificato il provvedimento preso a maggio dalla giunta Galimberti.
Trasloco, dunque. A sostegno della mozione dell’opposizione, su un punto (l’incremento di risorse alla mensa dei poveri delle suore della Riparazione) voti a favore di Iannini (lista Galimberti) e dei democrat Mirabelli Oprandi e Infortuna, considerati ormai “dissidenti”. L’etichetta non è piaciuta al consigliere Gianpaolo Infortuna, nonostante i “mal di pancia” per le scelte dell’Amministrazione di Davide Galimberti.
Strano Consiglio comunale, quello della sera di ieri, lunedì 25 giugno. Assente il primo cittadino per impegni istituzionali e fors’anche per i malumori in seno al Pd, nel Salone Estense è stato Infortuna a commentare il disagio per essere considerato, appunto, in dissidente. «Definizione che è stata attribuita al consigliere Mirabelli e al consigliere Oprandi in questa e in altre fasi e in passato ad Andrea Bortoluzzi, che si è dimesso da consigliere ma anche a Gregori che è uscito dalla lista Galimberti rimanendo in maggioranza ed è stato riferito anche al consigliere Iannini che aveva ipotizzato di uscire dalla lista del sindaco, senza poi farlo».
Al centro del dibattito, la mozione sulla questione della scuola Addolorata. La scuola di via Bernardino Luini (ora all’interno della sede delle Suore della Riparazione) sarà trasferita negli spazi utilizzati dalla Mazzini-Righi.
«Sbagliato comunicare a maggio questa decisione - ha detto il consigliere e capogruppo di Forza Italia Simone Longhini -. Non è possibile che si adottino provvedimenti così importanti dalla sera alla mattina, senza un coinvolgimento dei genitori e del personale scolastico».
a Giunta ha infatti deciso di trasferire la scuola Addolorata per «risparmiare» sull’affitto e di assegnarle alcuni locali di proprietà del Comune (quelli della Mazzini) e ha garantito alle religiose l’appoggio per le loro attività caritatevoli. Divisa in tre punti la mozione di Longhini.
L’assessore Rossella Dimaggio ha ricordato che le Suore della Riparazione hanno ribadito che «non vedono l’opportunità di sostituirsi a quanto già garantito dalle autorità cittadine».
L’assessore ha sottolineato che «l’offerta formativa viene garantita senza cambiamenti per gli alunni. La Giunta ha deliberato l’esecuzione di tutti i lavori necessari per ristrutturare l’ala dell’edificio della Mazzini dove troveranno posto le aule dell’Addolorata».
Per quanto riguarda l’aspetto del sostegno delle attività delle mense e delle attività caritatevoli delle Suore della Riparazione, l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari ha sottolinea come a breve sarà sottoscritta una convenzione con le suore: il Comune garantirà un sussidio di 30mila euro all’istituto, per la mensa (10mila euro per il 2017 e 20 mila per il 2018).
Sulla questione ci sono stati interventi di Luisa Oprandi (Pd) Fabio Binelli (Lega) e Luca Boldetti (lista Orrigoni) e Carlotta Calemme (Forza Italia) e di Marco Pinti (Lega), Carlo Piatti (Lega), Enzo Laforgia (Progetto Concittadino) e di altri consiglieri.
Duro l’attacco del leghista Pinti: «Stigmatizzo l’assenza del sindaco perché nella percezione popolare, stasera si chiude una scuola, questo dice la gente, e dove è il sindaco Galimberti? Non c’è. E la strega cattiva della favole è l’assessore Dimaggio. Ma il vero responsabile è il sindaco ed è assente».
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