IL FILM
«Scusate, sono la pupa del boss»
Elisabetta Pellini al cinema con “Gomorroide - Il film” e su Rai Uno in “Sorelle”
«Perdonatemi, questa volta faccio la pupa del boss».
Nata a Sorengo, Canton Ticino, cresciuta a Marchirolo e residente a Luvinate, Elisabetta Pellini non sembra rispondere al classico identikit della “donna di camorra”.
Essendo però un’attrice deve sapersi calare nei panni di qualunque personaggio. Se poi - come in questo caso - in un film comico, la cosa è decisamente piacevole.
«Da giovedì prossimo al cinema - spiega - mi scoprirete moglie di Mimmo Manfredi».
Ovvero uno dei componenti - gli altri sono Francesco De Fraia, detto “Capucchione”, e Raffaele Ferrante, detto “Lello” - del trio comico napoletano I Ditelo voi. Conosciuti e amati in particolare dal pubblico del “Made in Sud” Rai, i tre sono i protagonisti di “Gomorroide - Il film”, nelle sale, in molte sale, appunto a partire dal 9. Chi li conosce sa che sul grande schermo tornano - “Ventitré” il titolo del loro esordio - con un lavoro legato a doppio filo a una sitcom, “Gomorroide”, nata su YouTube e poi approdata in tv.
«É una parodia molto divertente di “Gomorra”, il libro di Roberto Saviano portato al cinema da Matteo Garrone. Una camorra tutta da ridere quella del trio ma il film pur puntando quasi esclusivamente sulla comicità riesce a offrire qualche spunto di riflessione».
Tra le curiosità il fatto che in una vicenda ambientata a Napoli le attrici siano settentrionali «e non facciano nulla per nasconderlo».
Del resto “Gomorroide” non guarda solo al pubblico “di casa” - in Campania l’attesa è grande - ma a quello di tutta Italia.
Grande schermo ma anche televisione perché Elisabetta Pellini è presente anche in “Sorelle”, la serie di Rai Uno al via la prossima settimana.
«Una piccola parte - spiega - ma che ho accettato con entusiasmo perché mi ha permesso di lavorare con Cinzia TH Torrini, regista che stimo molto».
Se per I Ditelo voi, cresciuti al Tunnel di Nando Marmone, una sorta di “Caffè Teatro del Sud”, è Carlotta, in “Sorelle” diventa Barbara, presenza “scomoda” nella vita del personaggio interpretato da Giorgio Marchesi.
Marzo di notevole visibilità per l’attrice di Luvinate perché il 30 uscirà nelle sale “La mia famiglia a soqquadro”. Commedia diretta da Max Nardari, vede protagonista un undicenne che scopre di essere l’unico della classe a non avere i genitori separati e invidia gli altri che possono avere di più anzi il doppio di tutto.
«Interpreto una donna che ha fatto successo nel campo della moda anche se da ragazza era decisamente sovrappeso, una balenottera. In quel modo però non mi si vede mai, se ne parlerà solo al passato».
Segno che in fondo c’è un limite anche alla finzione.
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