VIOLENZA DA INCUBO
Segregata e picchiata dall’ex fidanzato
La Squadra mobile libera una giovane in balìa di un 27enne dal quale si era recata per chiudere la relazione sentimentale.
Un cittadino di origini sudamericane, M.R., di 27 anni, è stato arrestato dalla Squadra mobile della questura di Varese con le accuse di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, lesioni e ricettazione. Il fatto risale alla mattinata del 23 marzo; il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese ha convalidato oggi, 25 marzo, l’arresto. Ecco la ricostruzione della vicenda: intorno alle ore nove è giunta alla Polizia la telefonata di una ragazza in forte stato di agitazione che chiedeva aiuto, dichiarando di essere stata sequestrata in un appartamento da un ragazzo non meglio specificato che la stava anche aggredendo. La giovane, data la tensione, non riusciva ad indicare l’esatta ubicazione del luogo in cui era rinchiusa ma una pattuglia della Sezione antidroga della Squadra mobile, in servizio di pattugliamento della città, nonostante le scarse indicazioni, è riuscita ad individuare il palazzo perché già lo conosceva per precedenti attività di indagine. Gli agenti, dopo aver suonato al citofono corrispondente all’appartamento in cui si ipotizzava che si trovasse la ragazza, indicato anche dai vicini come luogo di provenienza di urla, hanno quindi notato un giovane che, affacciatosi al balcone, mostrava un atteggiamento pacato e sorpreso, comportamento che è stato interpretato dagli agenti come un tentativo di evitare accertamenti.
I poliziotti hanno dunque scavalcato il cancello esterno e, raggiunta la porta d’ingresso, sono riusciti a farsi aprire. E si sono così trovati davanti ad una scena che ha confermato i sospetti: sul pavimento e sulle pareti della casa c’erano infatti numerosi schizzi di sangue. E c’era anche la ragazza, H.M., di 19 anni 19, che presentava vistose escoriazioni alle braccia ed al viso. La giovane, in lacrime, ha chiesto aiuto, dicendo di essere stata rinchiusa e picchiata. Il cittadino sudamericano a quel punto ha reagito dando in escandescenza e cercando di raggiungere il lavandino dell’angolo cottura dove era custodito un grosso coltello da cucina. Il giovane è stato immobilizzato e portato in Questura. La ragazza, nel frattempo, ha ricostruito la vicenda, raccontando di essersi recata quella mattina a casa del giovane, conosciuto circa due mesi prima, col quale aveva una relazione che tuttavia stava cercando di interrompere perché aveva scoperto dell’esistenza di un’altra donna nella vita del giovane.
L’intenzione era quindi quella di chiudere il rapporto.
Il giovane però, stando alla versione della ragazza, aveva chiuso la porta di casa, nascosto le chiavi e passato all’aggressione, minacciando la vittima con un coltello e colpendola con violenza al volto. La perquisizione nell’appartamento ha permesso di scovare una sostanza in polvere bianca, per la quale sono in corso accertamenti al fine di verificare se si tratti di sostanza stupefacente; è stata inoltre rinvenuta una carta d’identità che risultata rubata.
La giovane è stata trasportata in ospedale per essere sottoposta ad intervento chirurgico (frattura al setto nasale). Il 27enne si trova ora agli arresti domiciliari. La Polizia raccomanda a tutte le donne di non sottovalutare anche i segnali più deboli di violenza nei loro confronti, e di rivolgersi immediatamente agli uffici della Questura.
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