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Senato riprende esame riforma Rai ma irrompe ok Padoan a nuovo cda
Governo a Vigilanza: procedere subito con legge Gasparri. E lui gongola: allora non era male...
Roma, 29 lug. (askanews) - La lettera del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan inviata oggi al presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico con cui si "chiede" (nessun invito o sollecitazione) di procedere alla designazione dei 7 membri del cda di competenza della Vigilanza al fine di procedere rapidamente al rinnovo del cda con la legge attuale, indipendentemente dall'iter della riforma, irrompe in aula del Senato e scoppia come un fragoroso petardo nei corridoi di Palazzo Madama.
Ad annunciare che la ripresa della discussione sul ddl di riforma da parte dell'assemblea del Senato, prevista a breve nel pomeriggio, sarà particolarmente vivace ci ha pensato il senatore M5S, Alberto Airola, che dopo aver raggiunto affannato l'emiciclo da Palazzo San Macuto ha promesso al presidente Grasso, impegnato a guidare la discussione sul bilancio del Senato: "Sono portatore di novità, magari sarà meglio e più opportuno parlarne dopo".
L'aria si fa frizzante, mentre il senatore Maurizio Gasparri non dissimula la propria soddisfazione. Il rinnovo del cda, se la richiesta di Padoan andrà in porto, avverrà con la legge che porta il suo nome, a dispetto delle dichiarazioni di tutt'altro tono del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, solo poco tempo fa. E su twitter Gasparri gongola: "Non doveva essere poi così male la legge... Bravo Matteo hai cambiato verso!"
L'accelerazione del ministro appare strana se la si estrapola da ipotesi di negoziati di cui si sono occupati a lungo i retroscena giornalistici, ma nettamente esclusi da Gasparri ("Nessun negoziato occulto, segreto"). Il dubbio è che la strada della riforma sia sia trasformata via via in un cul de sac da cui non si sa come uscire. Una delle ipotesi possibili è che dunque ora il Senato concluda mestamente la discussione sul ddl e lo voti prima della pausa estiva, completo dell'emendamento che prevede, come una sorta di norma transitoria, che l'attuale direttore generale assuma i poteri dell'ad prevista dalla nuova legge, mantendendo il cda nel frattempo eletto con la Gasparri.
Rimandando il tutto agli scenari del dopo estate. Che comprendono anche la possibilità di un binario morto.
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