Bosnia
Serbi di Bosnia manterranno "festa nazionale", plebiscito per "sì"
Leader loda Karadic, condannato per crimini di guerra
Roma, 26 set. (askanews) - I serbi di Bosnia hanno deciso, come previsto, di continuare a celebrare la loro "festa nazionale", in un referendum che porta un nuovo vulnus alle fragili istituzioni della Bosnia Erzegovina e che suscita la rabbia dei musulmani.
Nonostante l'opposizione degli occidentali, ma col forte sostegno dei russi, il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik ha annunciato la vittoria del "sì", con il 99,8 per cento dei votanti. Così il 9 gennaio si continuerà a celebrare la nascita della "Repubblica del popolo serbo", avvenuta tre mesi prima dello scoppio della guerra del 1992-95, che è costata 100mila vite.
Ieri sera il tono del discorso di Dodik è stato tutt'altro che conciliatorio. Di fronte a migliaia di sostenitori. Il leader ha parlato a Pale, antico feudo di Radovan Karadzic, il leader dei serbi di Bosnia condannato per crimini contro l'umanità dal Tribunale penale internazionale (Tpi). "La Republika srpska è grata a chi ha avuto la visione di crearla, a coloro che hanno avuto il coraggio di mettersene alla testa", ha detto Dodik, facendo un chiaro riferimento propprio a Karadzic.
(Fonte Afp)
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