LA RASSEGNA
Si ride all’iraniana
In concorso al Maga 1.100 lavori sul tema di Kerouac “On the road”
«Quest’anno abbiamo proprio fatto il botto».
È stanco ma davvero soddisfatto il presidente della Pro Loco, Vittorio Pizzolato, al termine del weekend che ha portato al vincitore della 23esima edizione della rassegna Humour di Gallarate. Il tema scelto per quest’anno, “On the road” è un tributo a Jack Kerouac, l’artista a cui è dedicata la mostra allestita al Maga, fino al 22 aprile, dal titolo “Beat Painting”.
Una scelta ponderata perché, dal 21 gennaio, le opere selezionate come meritevoli verranno esposte proprio al museo di via De Magri, per enfatizzare ulteriormente la portata artistica trasversale dell’artista icona della Beat generazione.
«Possiamo dire che è un fiore all’occhiello della nostra città. Grazie a questa offerta ci sono due persone, in Tanzania, che conoscono Gallarate e questo concorso. È il nostro compito, in quanto Pro Loco, quello di rappresentare al meglio Gallarate nel mondo. Tutto aiuta».
I numeri sono davvero importanti: 355 partecipanti, per un totale di 1.100 opere presentate. Le nazioni più presenti, oltre ovviamente all’Italia, sono l’Iran, con 28 opere, seguito dalla Russia con 26, Cina 19, Indonesia 18.
«Sono presenti cinque continenti. Stati di Europa, Asia, Africa, America e anche Australia, per un totale di 53 nazioni», prosegue Pizzolato.
Ci sono anche alcune prime volte, non solo la già citata Tanzania, ma anche «Siria, Tailandia, Giordania e Norvegia».
Tutti dati che sottolinea e dice a gran voce, ma non il nome del vincitore.
«Quello non lo dico nemmeno sotto tortura. Posso però dire che è stato scelto all’unanimità, è un’opera molto significativa. La giuria non ha avuto dubbi».
Proprio la qualità della giuria rappresenta una garanzia sulle scelte fatte: «Chi è stato escluso non avrà molto da dire perché le personalità coinvolte sono davvero il top del loro settore».
Presidente di giuria, Antonio Antunes, «un pezzo da 90, a livello mondiale, ha realizzato 60 statue nella metropolitana di Lisbona. Si è preso la responsabilità di ogni decisione spinosa presa».
Con lui anche Marilena Nardi, «una professoressa dell’Accademia delle belle arti a Venezia. In occasione della mostra che verrà allestita il 21 gennaio al Maga, ci sarà anche una sua rassegna personale, che aumenterà ulteriormente il livello». Completano la giuria Marzio Mariani, bolognese ed esperto di caricature, Gianlorenzo Ingrani, di Sassuolo, «un cartoonist puro», la presidente del Maga, Sandrina Bandera, il giornalista Vincenzo Coronetti de La Prealpina e Mariarosa Todeschin della Pro Loco.
Una fatica enorme che ha spinto Pizzolato a valutare di spalmare il lavoro della giuria su due giorni.
«Quest’anno abbiamo scremato molto prima di passare alla fase finale. Ma anche l’ultimo giorno siamo arrivati fino alle 21.30 e alla fine sei stanco fisicamente e mentalmente. Per questo stiamo ragionando di chiamare i giurati per due giorni, così almeno non veniamo travolti dal gran numero di opere che arrivano». Un farsi travolgere che fa piacere, soprattutto perché «il 30% dei partecipanti sono giovani autori. Vuol dire che c’è anche un ricambio e siamo contenti».
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