L’INCONTRO
«Si vota per non restare fermi»
Il ministro Orlando a Malnate: «Un errore votare no per mandare a casa Renzi»
Pienone in sala del Consiglio comunale per ascoltare il ministro della Giustizia Andrea Orlando: da 21 anni in città non veniva un esponente del governo.
A dare il benvenuto al Guardasigilli sono stati il sindaco e segretario provinciale del Partito Democratico Samuele Astutie l’onorevole Daniele Marantelli.
Fra i presenti il sindaco di Varese, Davide Galimberti.
Orlando - intervistato da Rosi Brandi, caporedattore della Prealpina che ha aperto il giro di domande, Marco Giovannelli, direttore di Varesenews, e Francesco Caielli, direttore della Provincia di Varese - ha sottolineato di non essere un ministro di stretta osservanza renziana: «Non sono adeguato a difendere Matteo Renzi che ho criticato quando ha personalizzato. Ho perplessità anche su alcuni punti, inevitabile. So che si apre un cantiere che ci permetterà di lavorare in futuro. Questa riforma mette in fila il minimo comune denominatore di tutte le riforme proposte negli ultimi 30 anni: ciò che abbiamo fatto è stato prendere il superamento del bicameralismo che ha sempre visto tutti d’accordo nel dire che non serve più».
«Se vincerà il no si costituisce un terreno per cui non si faranno altre riforme per molto tempo. I più vanno a dire votiamo no perché così mandiamo via Renzi, ma spieghiamo che la riforma è per il nostro futuro non per far cadere il governo».
Articoli sulla Prealpina di mercoledì 23 novembre.
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