LEGNANO
Silenzio e pittura in mostra al castello
Nuove sintonie estetiche alla Pinacoteca del Castello Visconteo di Legnano con la doppia personale di Walter Angelici e Gaetano D’Auria dal titolo «Il racconto, il silenzio, la pittura».
L’agrigentino Gaetano D’Auria (1948) con radici decennali nel Legnanese propone la sua pittura polimaterica, vibrante nei cromatismi e nel segno, che nasce nell’alveo della casualità per giungere, attraverso un lavoro di selezione estetica, ad esiti astratti fantasticamente evocativi del reale e del futuribile. Con l’esperienza del cartellonista, del fumettista e del grafico, D’Auria costruisce sulla tela bianca il suo intreccio di segni e di forme, di colori e di inclusioni materiche, strutture policrome dinamiche, suggestioni di paesaggio naturali e urbani avveniristici, che lasciano aperte molteplici letture.
La giostra vorticante si sdoppia e diventa anche l’astronave popolare; la «macchina aliena» può essere quella dei terrestri; nell’universo «sul tavolo» entrano l’infinitamente piccolo e la dimensione cosmica.
Passando all’opera pittorica dell’anconetano Walter Angelici (1964), già docente a Brera e al Liceo artistico di Legnano, si rilevano consonanze estetiche con alcuni lavori di D’Auria (per esempio tra «Fuochi in collina» del primo e «Rewind» del secondo), ma diversa è l’origine delle sue creazioni, il cui detonatore è la partecipazione emotiva a testi poetici o narrativi letterari. Ne risulta in prevalenza una figurazione giocata su vari registri di forma, cromatici e di densità materica, tuttavia mai vincolata a una passività mimetica.
La figura umana vive l’angoscia dell’emigrante, la provvisorietà dei monocromi bruni e liquidi di immagini prodotte dalla dagherrotipia, mentre la sofferenza del Cristo è gridata nel colore e nella tensione del corpo. Ancora: la figura vive nell’ampio e avvolgente abbraccio blu della Madonna verso il Bambino; nella risposta di Nuto ad Anguilla in «La luna e il falò» di Cesare Pavese circa la fine di Santa: «A mezzogiorno era tutta cenere. L’altr’anno c’era ancora il segno, come il letto di un falò», e il quadro è immerso nei toni terrigni e serali delle Langhe.
Walter Angelici e Gaetano D’Auria, «Il racconto, il silenzio, la pittura» - Legnano, Pinacoteca del Castello, viale Toselli, sino al 23 ottobre sabato ore 15-19, domenica 10-12.30 e 15-19, ingresso libero.
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