MAX MUSEO
Simonetta Ferrante: creatività senza limiti
Una vita nel segno della grafica. Simonetta Ferrante respira l’amore per l’arte fin da bambina, quando negli anni Quaranta, sfollata con la famiglia da Milano a Vacciago d’Ameno, sul lago d’Orta, inizia a frequentare il pittore Antonio Calderara vicino di casa dei nonni. Poi il liceo artistico a Milano e i primi incontri con il mondo del graphic design, affascinata dai racconti del nonno Attilio Calabi, primo direttore della Rinascente, e dei suoi molti amici grafici, tra cui Marcello Dudovich. Ma la fascinazione per questo ambiente arriva con la frequentazione, nella Milano del secondo dopoguerra, dell’atelier di Max Huber.
Proprio il museo fondato nel nome di Huber, il Max Museo di Chiasso, dedica a Simonetta Ferrante una grande antologica, curata da Claudio Cerritelli e Nicoletta Ossanna Cavadini. Con oltre 200 lavori, la mostra esplora l’intero percorso dell’artista e la sua creatività senza limiti, dalla formazione a oggi, tra grafica, incisione, pittura, collage, libri d’artista e, dagli anni Ottanta, la passione per l’oriente e l’avvicinamento all’arte calligrafica.
Dalla formazione a Londra, alla Central School of Arts and Crafts, al ritorno a Milano, lo studio milanese di via Turati, aperto insieme all’illustratrice svizzera Giovanna Graf (una sezione della mostra è dedicata ai suoi lavori), le collaborazioni importanti, prima con Pier Giacomo Castiglioni, poi con Bob Noorda, tra i principali artefici del rinnovamento della grafica italiana del Novecento, con Bruno Munari, Giovanni Pintori, Heinz e Nene Waibl, Carlo Pollastrini.
Incontri che hanno segnato la vita di Simonetta Ferrante, fino a quello con Giorgio Upiglio, con la stampa e i più diversi materiali, carte pregiate che consentono una resa cromatica eccellente, carte artigianali filigranate, e poi attrezzi di metallo per incidere le lastre (alcune esposte in mostra), pennini, bambù, pezzi di legno, strumenti a pettine, penne d’oca.
Visitando la mostra ci si perde in un mondo magico di ritmi, colori, segni e calligrafie. Il catalogo Silvana editoriale colma un vuoto bibliografico. Tanti i filmati presenti in museo e numerose iniziative collaterali.
«Simonetta Ferrante. La memoria del visibile: segno, colore, ritmo e calligrafie» - A Chiasso (Svizzera), Max Museo, fino al 25 settembre da martedì a domenica ore 10-12 e 14-18, ingresso 10/7 euro, info 004191.6950888.
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