CENTRODESTRA
Sindaco: restano in due
Si allontana sempre più la candidatura di Malerba, difeso solo dai “Bavaresi”. Forti i nomi di Brianza e Marsico
Nella scelta del candidato sindaco di Varese, il centrodestra va avanti adagio. Ma sarebbe opportuno aggiungere con affanno, cosa che non depone per la serenità e per una vera chiarezza di prospettive. Alla riunione ristretta dell’altra sera (c’erano i vertici di Lega Nord, Forza Italia e Nuovo centrodestra) si contrappone un documento dei cosiddetti Bavaresi, gruppo di ex militanti in diversi partiti, ora riuniti sotto insegne civiche. Se dal summit a tre non è emerso nulla di concreto, se non la volontà di procedere sulla strada dell’unità, dal breve comunicato della componente dei “Bavaresi - Cittadini di centro” si evince il disagio per procedure tutt’altro che condivise. I firmatari, tra i quali il capogruppo a Palazzo Estense Ciro Grassia, il vicesindaco Mauro Morello e l’assessore Enrico Angelini, chiedono un incontro al sindaco in carica Attilio Fontana per presentare il progetto di una “Lega civica - Cittadini di centro”. Ma colgono l’occasione per un paio di puntualizzazioni. La prima: il candidato del centrodestra per le elezioni di giugno deve essere scelto coinvolgendo i soggetti che attualmente sostengono la maggioranza in consiglio comunale (tra i quali ci sono i Bavaresi, ma non Ncd, ndr) e non su tavoli extra cittadini. La seconda: occorre verificare il cammino di fine legislatura al fine di coniugare l’attività amministrativa con il processo politico che porta alle elezioni e alla scelta della candidatura di centrodestra. Traduzione: ci siamo anche noi, nessuno pensi di fare i conti senza l’oste, inaccettabile che al tavolo delle trattative siedano gruppi che non fanno parte della maggioranza di Palazzo Estense, se non saremo ascoltati siamo pronti ad assumere tutti i provvedimenti del caso da qui in poi. Una minaccia? In prima istanza sembra, tra l’altro, il tentativo di delegittimare il Nuovo centrodestra, escluso dalla giunta di Palazzo Estense per le note vicende della Provincia. I Bavaresi sono però i principali sponsor di Stefano Malerba, l’aspirante primo cittadino che avrebbe dovuto fare sfracelli e che ora sembra essere finito sullo sfondo per i dubbi di buona parte della Lega nord e le contrarietà di Forza Italia. Il punto rimane la pari dignità alle trattative. Leghisti, berlusconiani e alfaniani martedì hanno escluso il gruppo civico che oggi mette i puntini sulle i; e hanno fatto senza Fratelli d’Italia e Movimento libero di Alessio Nicoletti. E’ normale? «Nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo ufficiale di tutte le componenti dello schieramento» si affretta ad avvertire Raffaele Cattaneo, coordinatore provinciale di Ncd. Dalla riunione ristretta di martedì, è bene sottolineare, non sono emerse particolari novità, se non l’esigenza di affrontare le urne in coalizione e con un candidato condiviso. Qui viene il bello. Malerba non ha il gradimento generale. Come riconosce Matteo Bianchi, segretario del Carroccio, «la sua candidatura sarebbe stata perfetta se l’avversario messo in campo dal Pd fosse stato Daniele Marantelli. La vittoria di Davide Galimberti alle primarie del centrosinistra ha modificato il quadro di riferimento». Vero, benché parte della stessa Lega abbia fin da prima cambiato opinione su Stefano Malerba e Forza Italia pigi sul freno. Dunque? «Dunque non c’è fretta» taglia corto Bianchi. Il quale rientra nella rosa di coloro che potrebbero ottenere vasti consensi. «Io però faccio già il sindaco a Morazzone» si chiama fuori, rimandando la scelta tra Francesca Brianza e Luca Marsico, i cui incarichi in Regione li rendono soltanto ineleggibili (dovranno cioè dimettersi dal Pirellone solo in caso di successo alle amministrative, mentre Bianchi dovrebbe farlo prima azzerando il Consiglio del proprio Comune). Brianza è della Lega, Marsico di Forza Italia. Le loro caratteristiche politiche e le loro competenze rappresentano un vantaggio su molti altri. Come ad esempio sull’assessore leghista di Palazzo Estense Carlo Piatti, il cui nome gira da qualche tempo, ma con scarso appeal tra gli alleati che opporrebbero come alternative Piero Galparoli(Forza Italia) o Carlo Baroni (Ncd). Come andrà a finire? Per Nino Caianiello, che guida la delegazione forzista alle trattative, i margini di manovra sono ben definiti: «Su Malerba ci sono oramai troppe riserve. Vedremo chi scegliere tra Brianza e Marsico e, eventualmente, tra altri nomi autorevoli e quindi spendibili. Nel nostro direttivo provinciale tireremo le conclusioni. Poi, si vedrà». Direttivi che si riuniscono in queste ore anche in casa del Carroccio e del Nuovo centrodestra. All’ordine del giorno le candidature, ma di sicuro anche la presa di posizione dei Bavaresi. Che se non ha il sapore di un aut aut, ha tutta l’aria di essere un avvertimento. Che se dovesse rimanere inascoltato può condurre verso mete indesiderate dai gruppi maggiori del centrodestra. Con tutte le conseguenze possibili e immaginabili alle urne.
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